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Uno spettacolo pedagogico quello di Giacomo Battaglia, capace di far entrare nella favola del “gatto con gli stivali” i bambini e persino i più piccoli.
Incantati davanti all’attore si lasciavano trasportare nei luoghi e tra i personaggi descritti mentre la musica alzava il tono attraverso emozionanti note.
Da un lato Giacomo Battaglia e l’orchestra “millenote” diretta da Roberto Caridi, dall’altro i bambini con le insegnanti e i dirigenti calati dentro la piacevolezza del tempo narrato.
Sussulti genuini e veri, felicità e sorriso si toccava con mano tra il giovane pubblico fermo davanti allo “schermo” del teatro per ascoltare ed elaborare.
Raro ottenere così tanta attenzione tra i più piccoli, eppure Giacomo Battaglia ci è riuscito.
Cinque giorni di spettacolo, due turni ogni mattino, con cinquecento ragazzi per ogni rappresentazione. Un vero e proprio successo. Il contenuto del “gatto con gli stivali” è giunto dunque a 5000 bambini, i quali, così come è stato detto da Battaglia, dovranno essere i promotori del trasferimento del messaggio.
La voce ora forte ora tenue, gli applausi e le imitazioni dei diversi personaggi hanno portato sul palcoscenico ogni bambino. Loro, infatti, così come lo stesso attore ha affermato “sono già tutti qui sul palco insieme a me”.
Così è stato. Tutti veri protagonisti e non spettatoti. Tutti tra le note di Angelo Sormani.
Scroscianti applausi pervadevano all’interno dell’Odeon mentre dopo, i momenti di silenzio e di meraviglia facevano da padroni.
Non è stata solo una favola “il gatto con gli stivali”. È stato un vero e proprio messaggio di vita.
Mai scoraggiarsi, mai tirarsi indietro, mai pensare che si è inutili. Il gatto, furbo ed astuto ha costruito la fortuna del proprio padrone.
Mai essere egoisti ma al pari di quel gatto, capaci di dare agli altri gli aspetti più veri della propria esistenza poiché solo così ci si potrà arricchire interiormente.
Non solo musica e narrazione ma anche comparse di giovani attori della scuola di “Riflettori Accesi”, come il caso di Gian Manuel Pardeo, nelle vesti del gatto e del principe e le danze di Samuela Piccolo nella veste della principessa.
La regia di Francesca Grenci ha curato tutto nel dettaglio tanto da far si che persino i costumi di “stile d’epoca” di Pino Bruzzese, portassero ogni presente nel tempo passato, nell’angolo del sogno capace di diventare realtà.
Grande soddisfazione ed entusiasmo si è registrato tra i partecipanti al progetto. Bambini ed insegnanti, arricchiti dall’evento, non hanno esitato ad esternare la propria gioia con forti incoraggiamenti a quanti dal palcoscenico ringraziavano.
“Sono felice, ha detto Battaglia, l’atteggiamento registrato dai bambini in questi giorni, la loro voglia di ascoltare e la loro encomiabile e sorprendente partecipazione, mi dicono chiaramente che oggi bisogna fare teatro per trasmettere valori e sentimenti”.
Il “Gatto con gli stivali” continuerà a presentarsi alle istituzioni scolastiche dell’intera Regione Calabria. Prossima tappa a Crotone e poi in altre province, inclusa nuovamente Reggio Calabria, dove ancora una volta la favola del “gatto con gli stivali” incanterà piccoli e grandi.
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