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Il Forum del III settore grecanico si riunisce in assemblea a Condofuri, presso il centro giovanile Rempicci, sede legale.
Numerosi i presenti, ovvero gli Enti Rinascita, Utopia, Avalon, La nostra Valle, Slow food, Don Beniamino Giglio, Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici, Laurentianum.
L’incontro è condotto dal presidente pro tempore Mario Alberti.
Molte le tematiche portate sul tavolo di discussione.
Emerge la necessità di aprire una fattiva relazione con i comuni commissariati, sovente schiacciati sulla gestione ordinaria. Si fa notare che ben quattro comuni del distretto sono a gestione commissariale.
Alberti e Paino relazionano sull’Ufficio del Piano di Zona, istituito presso il comune capofila di distretto, chiedendo a tutti gli Enti del territorio di cominciare a elaborare un profilo di territorio comprendente i bisogni e le risorse, oltre le soggettive caratteristiche.
Emerge da comunicazioni di rappresentanti del III settore, soprattutto appartenenti ai comuni a latere del capofila, la problematica del mancato utilizzo per scopi sociali dei mezzi di trasporto scaturiti da pregressi progetti e sovente lasciati in disuso.
Analogo ragionamento viene fatto per quanto concerne il patrimonio edilizio.
Questi beni potrebbero essere utilizzati per scopi sociali magari stabilendo contratti di comodato d’uso con il III settore locale.
Si pensa di proporre tale punto all’ufficio del Piano di Zona istituito presso il comune capofila.
Riflessione ampia è stata dedicata alla nuove povertà, per le quali le Parrocchie dell’area sono valido recettore.
Il ricorso a sostegni alimentari è sempre più utilizzato da fasce di popolazione appartenente al ceto medio.
Quindi occorre essere particolarmente attenti a questi nuovi e sovente sommersi bisogni.
Il Forum del III settore ribadisce ciò che è stato affermato con delibera assembleare il 15 ottobre 2010. Ovvero l’assoluta contrarietà ad un modello di sviluppo che prevede la costruzione di una centrale a Carbone.
Netto e forte risuona il No al carbone e soprattutto si fornisce il corretto sostegno a proposte più consone alla vocazione dell’aera, che è turistica, ma anche legata alla solidarietà ed alla tutela dei più deboli.
Più servizi alla persona stabili e con maggiore budget potrebbe essere una delle possibili soluzioni alla problematica dell’occupazione, senza ricorrere ad interventi lesivi del territorio e della salute pubblica.
Che va monitorata magari attraverso l’attesa istituzione del registro tumori sul nostro distretto.
Sulla salute pubblica forte preoccupazione viene espressa per quanto concerne il palesa indebolimento dell’Ospedale di Melito di porto Salvo, punto di riferimento di tutto il comprensorio.
Pur consapevoli delle difficoltà che sta vivendo la sanità nella nostra regione in quanto vigente un piano di rientro, a tali ottimizzazioni non sembra corrispondere un’adeguata tutela nelle aree rurali.
Di fatto il servizio di pubblica emergenza, 118, appare sottodimensionato per la vastità dei territorio e la loro consequenziale raggiungibilità.
Il Forum quindi continua a proporsi come interlocutore sovra territoriale per le Istituzioni pubbliche a garanzia dei cittadini ed in particolare per le fasce fragili della popolazione.
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