Il Consigliere Provinciale Zavettieri sul rischio chiusura Scuole dell’area a Minoranza Linguistica Grecofona

pierpaolo zavettieri

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In questi giorni ho appreso, con una certa amarezza, che alcuni istituti scolastici perderanno gli uffici di presidenza e segreteria in quanto non rispetterebbero il parametro delle seicento iscrizioni nell’anno scolastico in corso nonostante le stesse dovrebbero ricadere fra quelle aventi diritto alla deroga prevista dalla legge 111/2011 per essere Istituzioni scolastiche ricadenti sull’area della Minoranza Linguistica Grecofona.

Mi riferisco all’Istituto Superiore Euclide di Bova Marina,; all’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni, quello di Montebello Jonico, quello di Brancaleone – Africo; l’Itc Ferraris/Da Empoli, l’Istituto d’Istruzione Superiore Boccioni/Fermi di Reggio Calabria.

Il decreto-legge denominato “Spending review”  non prevede, ad avviso del sottoscritto e di moltissimi autorevoli esperti in materia di legislazione scolastica, la ulteriore chiusura di Istituzioni scolastiche (oltre  le 1141 in tutta Italia, risultanti dalle recenti operazioni di “Dimensionamento Scolastico” da poco concluse)  fatta eccezione delle realtà regionali del Friuli,  Piemonte e Sardegna in cui, nelle suddette operazioni di “dimensionamento”, queste ultime avrebbero esteso il significato di “specificità linguistica” anche a territori dove si parla un particolare dialetto.

Potranno, invece, continuare a godere del privilegio di vedersi assegnare un dirigente scolastico a tempo indeterminato le istituzioni scolastiche che, pur essendo al di sotto dello standard di 600 alunni, ne abbiamo almeno 400 e si trovino nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree  geografiche caratterizzate da  specificità linguistiche (il caso di tutte e sei le Istituzioni scolastiche); da intendersi solo quelle relative a minoranze di lingua  madre straniera.

Per quanto concerne l’Istituto Superiore Euclide di Bova Marina, va evidenziato che, oltre a ricadere in uno dei comuni coperti dai benefici legati alla presenza di una minoranza linguistica greca, lo stesso registra una tendenza all’aumento con gli alunni che nel prossimo anno saranno poco sotto la soglia dei 600. Inoltre, La Provincia e la Regione Calabria hanno recentemente investito circa 5 milioni di euro per la realizzazione della struttura che ospita da appena un anno questa scuola. Fatto salvo il principio per cui l’Euclide avrebbe diritto a mantenere la propria autonomia ai sensi del decreto 11/2011 e del decreto 95/2012, sarebbe auspicabile, in questo caso, come avvenuto per l’Istituto Comprensivo Bova Marina, che coinvolge le scuole di Bova Marina, Condofuri e Palizzi, che anche tale istituzione scolastica, che già comprende la Ragioneria di Brancaleone, assorba l’Istituto Alberghiero di Condofuri ad oggi sezione distaccata dell’Istituto presente a Locri e con gli uffici distanti ben oltre 60 km. In altre parole, sarebbe opportuno, puntare ad una organizzazione per aree omogenee.

Per quanto concerne l’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico, oltre ad essere tutelato dalla previsione sulle minoranze linguistiche, può rivendicare la conservazione degli uffici di presidenza e segreteria, anche in virtù del fatto che dall’elenco dei comuni montani stilato dalla Regione Calabria, congiuntamente all’Ufficio Scolastico Regionale, merita di preservare la propria autonomia come già accaduto per comuni come Scilla, Platì, San Luca e Gerace. Tale considerazione vale anche per l’Istituto Comprensivo di Brancaleone – Africo che non raggiunge la soglia di 600 alunni per soli venticinque studenti e si compone di ben cinque comuni; mentre per quanto riguarda il Boccioni/Fermi ed il Ferrarsi/Da Empoli potrebbero essere meglio ridistribuiti fra i vari istituti cittadini. Non va dimenticato che anche l’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni può ben avvalersi della legge sulle minoranze linguistiche.

Per tali motivi ci siamo subito attivati con l’Ufficio Scolastico Regionale, insieme al vicepresidente della Provincia, Giovanni Verduci il quale da subito, ha preso a cuore la questione e già lunedì avremo un colloquio con il Dirigente dello stesso ufficio per esprimere il nostro punto di vista che mira a tutelare le scuole del nostro territorio, non per puro spirito di contraddizione, ma sulla base di nitide disposizioni di legge. La cosiddetta “spending review” non può diventare l’alibi di tagli indiscriminati a discapito del diritto allo studio dei nostri giovani.

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Author: Cristina

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