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E’ vero che la questione sanitaria della Piana di Gioia Tauro è una questione incandescente: non può non esserlo perché sono definitivamente finiti i tempi in cui tutto poteva essere fatto , a discapito di molti, e considerando il rispetto delle regole come un optional.
La questione dell’Ospedale Unico della Piana presenta troppi punti oscuri sui quali siamo intenzionati a fare luce: è un dovere che sentiamo come istituzioni, è una responsabilità che nasce dal nostro essere cittadini consapevoli dei nostri diritti.
Indubbiamente uno dei punti sui quali deve essere fatta chiarezza è quello relativo alla volontà espressa dalla Conferenza dei Sindaci del 03.10.2007.
Già il 3 Ottobre 2007 la Conferenza dei Sindaci della Piana, con una ampissima maggioranza (22 Sindaci favorevoli su 26) aveva individuato quale sito sul quale far sorgere la nuova struttura ospedaliera della Piana un’area sita nel territorio di Cannavà, e pertanto posizionata strategicamente al centro dell’intera Piana: tale decisione nasceva da una serie di valutazioni di carattere economico, logistico, di efficienza delle performance sanitarie ampiamente motivate ed empiricamente riscontrabili che, tuttavia, non sono state assolutamente tenute in conto dalla Regione Calabria.
La Conferenza dei Sindaci dei Comuni il cui territorio costituisce l’ambito dell’Azienda Sanitaria Provinciale, è l’organismo rappresentativo delle Autonomie Locali in materia sanitaria. E’ infatti un organo che nasce allo scopo di valorizzare il ruolo preminente dei Comuni, ai quali la legislazione vigente attribuisce compiti di indirizzo, proposta, vigilanza, ma anche di amministrazione attiva attraverso la partecipazione a processi decisionali inerenti alla programmazione ed alla valutazione dei risultati delle attività aziendali sulla base di riferimenti legislativi ben precisi (D.L.vo n. 502/1992 art. 3 comma 14 – L.R. n. 56/1994 art.5, L.R. n. 11/2001 artt. 118-119-120-121).
Fra questi compiti vi è la formulazione, da parte della Conferenza dei Sindaci riunita in sede plenaria, delle linee di indirizzo socio-sanitario per raggiungere, a livello locale, gli obbiettivi di salute definiti dalla programmazione regionale, ma anche il rilascio del parere obbligatorio, entro 30 gg. dalla sua trasmissione, da parte della Conferenza dei Sindaci riunita in sede plenaria sul Piano Attuativo Locale disposto dal Direttore Generale;
Orbene, la decisione democraticamente e ufficialmente assunta dalla Conferenza dei Sindaci il 3 ottobre 2007, che rappresenta l’unico documento assunto dalle Autonomie Locali operanti nel territorio, NON E’ MAI STATA MENZIONATA IN ALCUNO DEI PROVVEDIMENTI adottati dalla Provincia di Reggio Calabria, dalla Giunta Regionale, dal Commissario delegato per l’emergenza sanitaria in Calabria
Non solo!
Nella nota prot. 447/UT del 17.02.2011 – con la quale veniva convocata la Conferenza dei Servizi per la revoca del vincolo di destinazione scolastica sui terreni dell’Istituto tecnico Agrario “Ferraris”-, fra gli allegati menzionati dal RUP Ing. Francesco Costantino viene menzionata una nota prot. n.° 6428 del 06.11.2008 con la quale il Sindaco di Sant’Eufemia di Aspromonte, dott. Vincenza Saccà, comunicava al Presidente della Giunta Regionale l’adesione dei Sindaci della Piana alla proposta avanzata dall’Assessore alla Sanità in occasione dell’incontro tenutosi il 07.08.2008 presso la sede dell’ex ASL di Palmi, per la realizzazione del Nuovo Ospedale di riferimento nell’area dello Svincolo autostradale di Palmi.
Si precisa che tale nota –nonostante la richiesta di accesso agli atti formulata dal Comitato Pro-ospedale Unico –non è stata mai reperita perché non in possesso della Provincia, nonostante fosse (potremmo dire solo in teoria) inserita fra gli allegati della Conferenza dei servizi.
E’ del tutto evidente che tale nota, sempre che esista e che comunque è stata contestata e smentita addirittura dai pochi sindaci firmatari (per ultimo il sindaco di Anoia Antonio Napoli su Il Quotidiano della Calabria del 13 novembre 2008 articolo a firma di Francesco Condoluci che si allega dal titolo: “Ospedale: i retroscena sulla firma. La lettera dei sindaci pro Palmi? Un bluff”), non ha alcun valore e non costituisce atto deliberato dalla Conferenza dei Sindaci, unico organismo legittimato ed esprimersi in materia.
E’ VERGOGNOSO che tutte le istituzioni coinvolte dalla procedura in questione abbiano volontariamente omesso di considerare il parere della Conferenza dei Sindaci, la cui obbligatorietà è prevista dalla normativa sopramenzionata.
E’ vero, infatti, che il parere reso da tale organo non ha natura vincolante, tuttavia la mancata considerazione dello stesso –espressione della volontà dei rappresentati territoriali degli Enti Locali– impone un obbligo di motivazione che , evidentemente, è risultato in questo caso così gravoso da essere addirittura eluso.
Tale scelta ha il significato di cancellare con un colpo di spugna la volontà dei territori interessati dalla costruzione di un’opera così importante e che interessa tutti i cittadini e la loro salute.
E’ come dire che la Piana di Gioia Tauro è terra di nessuno, o meglio di pochi che decidono per tutti, ma sicuramente non nell’interesse di tutti.
E’ una battaglia di democrazia che non può arrestarsi e con riferimento alle quale chiediamo l’intervento di tutte le parti sociali e politiche che hanno a cuore appunto la LEGALITA’: le battaglie per il rispetto delle regole e per la legalità non sono mai frutto di scelte di campanile. Chi dice il contrario si nasconde dietro il dito dell’immobilismo e della rassegnazione a che le cose continuino ad andare così. E chissà che non nascondino altro!
Si comunica che seguiranno altri comunicati in cui verranno rese note tutte le anomalie riscontrate negli atti fino ad oggi pervenuti in possesso del comitato pro Ospedale unico della Piana.
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