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Lo scorso 19 luglio il Comitato delle Regioni, riunito a Bruxelles in seduta plenaria, ha approvato all’unanimità il parere della CIVEX – la Commissione Cittadinanza, Governance, Affari istituzionali ed esterni del Comitato delle Regioni – riguardante gli strumenti finanziari comunitari in materia di giustizia, di nuovi diritti e di cittadinanza, di cui è stato relatore il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli.
Tre, dunque, i programmi sui quali si è concentrato il lavoro del Sindaco Varacalli: “Giustizia”, “Diritti e Cittadinanza” e “L’Europa per i cittadini”.
Il programma “Giustizia” riguarda le attività di coordinamento e integrazione delle politiche in materia di giustizia e affari interni con le altre politiche dell’UE, ed il percorso di progressivo riconoscimento reciproco dei sistemi giudiziari nazionali.
Il programma “Diritti e Cittadinanza” è relativo invece al rispetto, all’esercizio ed all’attuazione dei diritti di cittadinanza europea.
Infine, il programma “L’Europa per i cittadini” è volto all’accrescimento della capacità di partecipazione civica a livello di Unione Europea, attraverso ad esempio lo scambio di esperienze tra comunità dislocate in territori diversi, per mezzo delle quali gli enti locali si propongono quali promotori e facilitatori di cittadinanza.
Nel corso del proprio intervento, Giuseppe Varacalli ha illustrato la previsione finanziaria relativa ai tre diversi programmi nel periodo 2014-2020: 416 milioni di euro per il programma “Giustizia”, 387 milioni di euro per il programma “Diritti e Cittadinanza” e 229 milioni di euro per il programma “L’Europa per i cittadini”. «È chiaro – ha chiosato Varacalli – che ogni dotazione finanziaria, dal punto di vista dei beneficiari, sia letta con la possibilità che sia aumentata, ma è da ritenere che si tratti, complessivamente, di somme congrue per lo svolgimento efficace delle attività programmabili».
Nel parere curato dal Sindaco Varacalli sono stati inoltre particolarmente evidenziati due aspetti: in primo luogo, l’esigenza che il Comitato delle Regioni, con riferimento ai programmi “Diritti e Cittadinanza” e “L’Europa per i Cittadini, possa formalmente partecipare, nell’ambito della predisposizione dei programmi annuali, al relativo comitato consultivo. «Si ritiene utile e necessario – si legge nel parere di cui è relatore Varacalli – che l’adozione dei programmi di lavoro annuali, attraverso i quali si attua l’intero programma, preveda la partecipazione, accanto al comitato composto da rappresentanti degli Stati membri che assiste la Commissione, di un rappresentante del Comitato delle regioni». «Trattandosi, infatti, di attività esecutiva di programmi per la quale sono fortemente impegnati anche gli enti locali e regionali – viene infine evidenziato –, la loro partecipazione alla fase di elaborazione dei programmi di lavoro annuali, attraverso l’istituzione europea (Comitato delle Regioni) che li rappresenta, consente una costruzione dal basso dei programmi medesimi anche in sintonia con le esigenze manifestate dai cittadini europei».
In secondo luogo, l’utilità dei gemellaggi tra città di diversi Stati membri quali strumenti per il rafforzamento del concetto di cittadinanza, prevedendo che una congrua parte del finanziamento sia ad essi specificamente destinata «con un utilizzo più omogeneo, non più a macchia di leopardo».
Un buon risultato, dunque, quello conseguito da Varacalli in seno all’organismo che rappresenta in Europa le istanze e gli interessi delle realtà locali e regionali.
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