Il Comitato Civico “Pro Condofuri” sul prolungato disservizio del gestore TIM sul territorio condofurese

comitato civico pro condofuri

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comitato civico pro condofuri
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Dando, come sempre, voce alle segnalazioni ed alle rimostranze della cittadinanza in merito a questioni di interesse collettivo,  il Comitato Civico “Pro Condofuri” si rivolge al servizio clienti del gestore di telefonia mobile TIM per segnalare il prolungato disagio arrecato ad una consistente area dell’entroterra del comune dell’area grecanica dalla mancanza di copertura del segnale GSM per comunicazioni su telefonia mobile.

Tutto ha origine – spiega Salvatore Tuscano, presidente del Comitato “Pro Condofuri” – all’incirca all’inizio del mese corrente, quando per gli utenti Tim residenti in particolare nelle frazioni del Comune (Rossetti, Lugarà, San Carlo, Amendolea ecc.) che si sviluppano dal litorale verso l’entroterra costeggiando la fiumara dell’Amendolea,  improvvisamente è diventato pressoché impossibile comunicare attraverso telefonia mobile del suddetto gestore; inizialmente si è pensato all’occasionale avaria del sistema, versione peraltro confermata anche dagli operatori del servizio clienti dedicato al quale l’utenza prontamente si è rivolta ottenendo rassicurazioni sulla brevità dei tempi di risoluzione della problematica e che la copertura sarebbe stata ripristinata al massimo nel giro di qualche settimana.

Purtroppo però il trascorrere dei tempi previsti non ha consentito di poter registrare apprezzabili risultati in merito alla palesata soluzione dell’inconveniente – prosegue Tuscano –   anzi, dalle ripetute segnalazioni al solito servizio clienti, emergevano sempre nuove motivazioni in ordine al disservizio per la cui soluzione bisognerebbe, ora attendere una data indefinita compresa tra i mesi di febbraio/marzo prossimi venturi.

Alla luce dei fatti, noi pensiamo però che tale versione sia solo uno specchietto per le allodole – sottolinea il presidente del Comitato – attraverso il quale prendere tempo affinché la cosa, per sfinimento della clientela che nel frattempo sarà costretta a passare ad un altro gestore, cada nel dimenticatoio; tra l’altro, da indiscrezioni raccolte sul campo, sembrerebbe che l’improvvisa assenza di copertura di segnale sia invece da addebitare alla “semplice” disattivazione del ponte radio preposto  che, data la posizione predominante su cui è installato, corrispondente al Monte Brigha in prossimità di un ripetitore Rai sul territorio del limitrofo comune di Bova, sino al palesarsi dei disagi aveva consentito all’utenza di usufruire in modo soddisfacente del servizio. L’elemento che però desta maggiore preoccupazione è la notizia, acquisita informalmente, secondo la quale l’attuale disattivazione sia l’avvio delle procedure tecniche per la disattivazione e successivo definitivo smantellamento della postazione ripetitrice a favore di un nuovo impianto situato a breve distanza dal centro abitato di Condofuri Superiore, il quale, considerata la morfologia particolarmente aspra del territorio non è in grado di garantire la copertura del segnale alle stesse ottimali condizioni precedenti. Le nostre supposizioni – sottolinea ancora Tuscano – pur non volendo entrare nel merito di questioni prettamente tecniche, sono avallate dalla concreta probabilità che a tutt’oggi gli apparati della postazione di Monte Brigha non siano stati ancora rimossi per cui diventa difficile credere che per ripristinare l’alimentazione elettrica agli impianti attraverso un comunissimo interruttore, sia un’impresa che richieda così tanto tempo.

Allo stesso modo, non si intende entrare nel merito neppure su quelle che potrebbero considerarsi “oculate” ma comprensibili scelte aziendali tese al massimo guadagno con il minimo investimento ma appare doveroso rappresentare i disagi arrecati all’utenza, come nel caso di specie, laddove si andrebbe ad alterare la funzionalità consolidata di un sistema ormai avviato e per il quale gli investimenti sono gia stati effettuati, convinti come siamo che la TIM non adotti discriminazioni sulla fornitura di un servizio per il quale, l’utenza, seppur appartenente ad aree rurali e piccoli centri abitati, paga regolarmente al pari della clientela di qualsiasi altra località.

Abbiamo provveduto come organizzazione – conclude Tuscano – ad inoltrare specifici solleciti alla società  telefonica affinché venga ripristinata la copertura del segnale su tutta la vallata dell’Amendolea e per scongiurare una ulteriore penalizzazione del territorio derivante dall’eventuale soppressione definitiva della postazione situata sul monte Brigha, il che equivarrebbe a retrocedere anziché avanzare sulla via dello sviluppo per il quale tante energie e tanto impegno si stanno spendendo da parte di ognuno dei soggetti operanti sul territorio stesso – dai semplici cittadini, agli Enti ed alle associazioni che hanno a cuore le sorti ed il futuro dell’area.

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Author: Cristina

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