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“L’attenzione dell’Arma dei Carabinieri alle manifestazioni della criminalità diffusa e alle espressioni dell’associazionismo mafioso nel territorio di Rosarno è stata sempre massima, come dimostrano i numerosi arresti per reati predatori, operati nel corso dei servizi di controllo del territorio, e per i delitti di ‘ndrangheta, tra cui l’esecuzione delle operazioni ALL INSIDE dell’aprile e del novembre dello scorso anno contro la cosca PESCE, che ne ha consentito la disarticolazione militare con l’arresto di oltre settanta associati (molti dei quali oggi a giudizio innanzi al Tribunale di Palmi), il recente arresto del 9 agosto scorso del latitante PESCE Francesco, reggente della cosca mafiosa, e l’odierna esecuzione dell’ordinanza nei confronti di PESCE Rocco, per le minacce rivolte al Sindaco, dott.ssa Elisabetta TRIPODI, e alla Giunta municipale di Rosarno.
La minaccia epistolare, oggetto della misura cautelare emessa dal GIP nei confronti di Rocco PESCE, e i fatti in essa richiamati, chiariti dalla rapida ed efficace attività di indagine svolta dal Nucleo Investigativo del comando Provinciale, rappresentano in tutta la loro evidenza l’importanza che hanno – nel contrasto alla ‘ndrangheta – la denuncia delle intimidazioni e la collaborazione dei pubblici amministratori con le Forze di polizia e la Magistratura”.
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