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Oggi, venerdì 16 agosto 2013, alle ore 21.00, per il ciclo di incontri “Miti e suggestioni nelle voci del Sud”, Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nel chiostro della chiesa di San Giorgio al Corso, promuove l’incontro “Leonardo Sinisgalli: ermetismo e geometrie barocche” – “Lucio Piccolo: Lo smalto e il fiore”.
Relazioneranno: Mila Lucisano, docente di Italiano e Latino, critico letterario, componente del Comitato Scientifico del CIS della Calabria; Giovanni de Girolamo, studioso e critico della poesia del Novecento, docente a Firenze. Leonardo Sinisgalli nacque a Montemurro (Pz) il 9 marzo 1908. Dopo aver frequentato le scuole elementari nel suo paese si trasferì a Casera e poi a Benevento per gli studi medi-superiori che concluse a Napoli.
Nel 1926 si trasferì a Roma per iscriversi alla facoltà di matematica rinunciando però a far parte del gruppo degli studenti invitati da Fermi per frequentare l’Istituto di Fisica. Nacque subito l’amicizia con Ungaretti e con Cecchi e nel 1937 fu alla “Olivetti”. Alternò così i suoi interessi per la matematica e per la tecnica con quelli per la poesia e per la prosa. Vinse il premio Viareggio con la raccolta di poesie “Mosche in bottiglia”.
Morì a Roma nel 1981. Lucio Piccolo nacque a Palermo nel 1901 e fin da ragazzo fu molto vicino al cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con il quale condivideva interessi umani e culturali. La sua formazione intellettuale e poetica non nasce dal caso, ma si maturò anche ad opera del fratello Casimiro, che coltivava interessi artistici, esoterici, letterari. Nel 1956 ottenne un riconoscimento al premio “Cianciano”.
Egli allora si spostava molto poco dalla casa di Capo d’Orlando. La villa sulla collina, con i suoi abitanti e la sua storia, divenne oggetto di curiosità da parte di intellettuali di ogni genere. Le lettere di Lucio Piccolo, presenti in archivio sono molto significative perché rappresentano una testimonianza unica su una parte della sua esistenza nella quale si andava maturando la sua formazione spirituale, umana e culturale. Morì nella sua villa di Capo d’Orlando nel 1969.
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