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Venerdì 20 Febbraio 2015, alle ore 16.45, nel Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, Sala Biblioteca (I° piano), il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, con l’intervento della Prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica dell’Università di Messina, presidente Onorario del Cis della Calabria, apre un nuovo Ciclo di conferenze che intende utilizzare la metafora monetale come momento di penetrazione nel mondo del linguaggio e nell’organizzazione del rapporto tra ‘parola’ e ‘cosa’.
Comunicare con le monete indica comune al denaro e al linguaggio l’instabilità della convenzione (nomos), che è responsabile dell’ inquietante frattura tra i ‘simboli’ e le ‘cose’, operata nel V sec. a. Chr. dall’introduzione del conio e –parallelamente- dal pensiero dei sofisti. Tale frattura è approdata da un lato alla carta moneta o alla moneta elettronica, che ha esaurito qualunque rapporto tra valore nominale e valore nominale della moneta, dall’altra all’uso comico del gioco di parole, che rompe l’ultimo filo che rimane tra significante e significato. Saranno analizzate le spie linguistiche del fatto che il mondo classico, specialmente greco, abbia letto parola e moneta in parallelo e che lo stesso abbia fatto, ancora più tardi, nella teologia ‘comunicativa’ della redenzione, il mondo cristiano, con l’uso insistente della metafora monetale che ha fatto di Dio un ‘monetiere’ e dell’uomo il suo ‘nummus’.
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