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Dopo quasi un secolo la palma del Castello di Placanica si è spezzata sotto i colpi battenti del vento che nei mesi scorsi si è abbattuto sul litorale ionico. Numerosi sono stati i “post” pubblicati sui vari social network attraverso i quali i cittadini e gli affezionati di tutta Italia hanno riconosciuto l’inestimabile valore della palma che negli anni ha rappresentato, insieme al Castello, il simbolo per eccellenza di Placanica.
A pochi giorni dalla rimozione di Palma, che accasciatasi su di un dorso poggiava pericolosamente su alcuni caseggiati, rimane il rammarico di chi sperava inutilmente in una sua improbabile rivitalizzazione, la stessa infatti risultava spezzata alla base in più punti.
<< il Castello è stato privato del suo emblema >>, queste le impressioni di Vincenzo Franco, pittore e scultore locale, responsabile artistico del progetto Borgo in Fiore, che nel descrivere la sintonia ormai decennale tra il Castello e la palma ci parla di<< opera d’arte allo stato puro nata dalla simbiosi tra il genio architettonico umano e le infinite e multiformi capacità della natura>>.
Proprio la natura sembra aver trovato una personale soluzione all’accaduto, a poco più di un metro della palma originale ne è spuntata un’altra pronta ad ergersi maestosa e più imponente di prima.
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