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La manifestazione del 25 febbraio, promossa da diverse realtà reggine, contro le politiche di austerity del governo Monti e in solidarietà al movimento No Tav, è stato il primo mattoncino posto per la costruzione, nel nostro territorio, di un percorso mirato alla ricomposizione sociale degli “sfruttati” e alla costruzione di una opposizione incompatibile con l’attuale sistema, del debito e delle banche.
Mentre raggiungiamo a lunghe falcate la Grecia, ci vogliono convincere che in Italia c’è chi ha “troppi” diritti rispetto alla maggioranza ormai precaria e flessibile, e che quindi è una questione di giustizia sociale ridurre i “privilegi”: che faccia tosta!
Per non parlare poi della “monotonia del posto fisso”, sindrome psichiatrica che certamente preoccupa molto di più i nostri governanti, rispetto alla depressione che causa la perdita del posto di lavoro o la svilente condizione di precarietà, di chi non può immaginare come costruire il proprio futuro.
Lo sciopero generale del 9 marzo indetto dalla Fiom per contrastare l’ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori, è una importante occasione per riportare in piazza il dissenso rispetto le politiche del governo Monti.
Per ragionare insieme, per costruire la partecipazione anche da Reggio Calabria, le realtà organizzatrici del 25 febbraio invitano a un’assemblea pubblica che si terrà sabato 3 marzo alle ore 18.00 al c.s.o.a. Angelina Cartella.
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