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Sabato 22 dicembre arriva al Blue Dahlia di Marina di Gioiosa Ionica il tour dei Leitmotiv. La band pugliese presenterà il nuovo disco “A tremulaterra”, un album che fin dal titolo (espressione pugliese che sta a indicare “a capofitto”, “senza tregua”) tradisce la straordinaria vitalità con cui la band continua lavoro dopo lavoro a intrecciare stili e culture provenienti da ogni parte del mondo in una formula musicale eccentrica ed unica.
“A Tremulaterra” è il terzo album dei pugliesi Leitmotiv. Un’espressione che in dialetto pugliese vuol dire qualcosa di simile all’italiano “a capofitto”, “senza tregua”: ed è proprio la fotografia più appropriata per descrivere lo stato che la band pugliese sembra vivere attualmente.
La risposta al cambio di line up avvenuto qualche mese fa è stata quella di tuffarsi senza sosta nella musica, in pochi mesi, senza fronzoli. Il sound appare rinnovato, evolve ed in parte tradisce il passato, mescolando ad un piglio folk-rock prevalente la consueta e possente sezione ritmica a fare da tappeto versatile. Al vento sonoro del Mediterraneo (siamo a due passi dall’Africa) si associano sonorità sintetiche, elettroniche, più marcatamente Occidentali. E nei testi ancora una volta l’umanità al centro: cambiano le cornici e i paesaggi, cambia l’immediatezza, ma c’è sempre lei, ora sconfitta, ora sedotta, ora illuminata ma sporca di fango. Si spera mai doma e ancora resistente.
“Rieccoci. Con un compagno di viaggio in meno, partito per altri lidi, il nostro caro Giovanni Sileno – racconta Giorgio Consoli, cantante della band -, e con noi quattro ancora qui forti e determinati. Ci siamo buttati a capofitto, senza sosta, “a tremulaterra” appunto come dicono dalle nostre parti, in ciò che amiamo di più, nella nostra musica. Terra, frutti. Eccoli i frutti del nostro lavoro, raccolti in mesi nascosti tra quelle che sono da sempre la nostra fonte d’ispirazione principale e casa madre sonora: le nostre campagne, ostelli creativi nudi e rustici dal cielo imponente, nel controverso profondo sud, tra il vento d’Africa e l’eco dei fumi della città. Terra tremula (imponderabile aver letto poi della tragedia dell’Emilia, al cui popolo siamo vicini), fragile eppur non doma. Abbiamo scritto di getto, incessantemente, ci siamo messi a nudo. Nuda come la terra la nostra curiosità, la nostra voglia di ricominciare: undici brani in cui a prevalere è stato l’istinto, l’immediatezza, la scarna e schietta eco della fame di musica che ancora ci invade. Schietta come la terra. Cultura e coltivare non sono poi parole così distanti, in qualche modo la nostra forma di resistenza culturale è coltivare i sogni. A tremulaterra.”
L’uscita del nuovo album è stata accompagnata dal primo singolo “Romeo disoccupato”, di cui è stato inoltre realizzato un videoclip.
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