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Continuano le assemblee dei lavoratori Lsu-Lpu promosse dalla Federazione Regionale USB, a seguito delle tante promessa, mai mantenute, da parte delle istituzioni regionali e nazionali.
Nei tanti posti di lavoro, dove le assemblee si sono già svolte, è emersa la rabbia dei precari che sono stanchi di essere sfruttati e stanchi di non avere certezze sul loro futuro.
I lavoratori Lsu-Lpu, che da anni ed anni svolgono servizi presso enti pubblici, oltre a essere sottopagati, non ricevono i contributi dai comuni e dalla regione, svolgendo, così, un vero e proprio lavoro in nero legalizzato.
Oltre a ciò ci sono da registrare le risposte negative da parte del governo centrale che, incurante del fatto che i precari svolgono da oltre dieci anni attività fondamentali nei vari enti locali, ha deciso di “mandarli a casa”.
USB Calabria, che da sempre si è schierata a fianco di questi lavoratori, ha indetto nei giorni scorsi lo stato di agitazione.
Le assemblee dei lavoratori precari tenutesi in questi giorni, hanno evidenziato come la misura sia davvero colma: per questi motivi hanno deciso e stanno decidendo in massa di aderire alla giornata di sciopero indetta da USB Calabria per il prossimo 10 dicembre.
Seguendo le indicazioni venute dai lavoratori, USB conferma lo sciopero del 10 dicembre, con concentramento a Villa San Giovanni, e manifestazione che partirà alle ore 10,00 dalla Stazione di Villa.
I lavoratori precari non ci stanno a farsi licenziare dal Governo e chiedono, invece, il riconoscimento come lavoratori pubblici, tramite l’assunzione diretta, dopo oltre dieci anni di sfruttamento.
ASSUNTI SUBITO, SENZA COMPROMESSI.
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