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In prossimità di un periodo particolarmente sentito e delicato come quello della Settimana Santa, i Mattanza propongono “Cantu da Passioni”, l’ormai popolarissimo spettacolo musicale-teatrale incentrato sul “Rivoggiu da Passioni”, le ultime ventiquattr’ore terrene di un Cristo terreno, uomo come noi, calabrese, come noi.
Perchè i testi del Rivoggiu sono le parole vive della gente popolare di Calabria, quella stessa gente che Mimmo ha incontrato e di cui ha raccolto le testimonianze in tanti anni di ricerca: la gnura Nannina, donna Lucrezia, Cicciu u Barberi parlano ancora e ancora attraverso Mimmo e Rosamaria, le cui voci viaggiano sui ritmi mediterranei di strumenti moderni e tradizionali, le tastiere e la fisarmonica di Enzo Petea, il basso e il contrabbasso di Roberto Aricò, la chitarra battente e quella classica di Fabio Moragas, le chitarre, la lira calabrese e i fiati popolari di Mario Lo Cascio, e i tamburi a cornice e le percussioni di Giacomo Farina.
In questa splendida rappresentazione, il dolore terreno di Cristo viene fuori rilevando l’attualità del suo sacrificio, facendo pensare alle vittime innocenti che si continuano a piangere: donne e uomini morti di mafia, lavoro, povertà, indifferenza e superficialità.
Da non perdere, quindi, l’appuntamento con i Mattanza a Roghudi martedì 26 marzo, presso la Sala Cinematografica alle ore 19.
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