I Funzionari dell’Autorità di Audit della Regione Calabria sulla vicenda dei 66 precari

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Leggiamo con grande interesse ed esprimiamo la nostra viva soddisfazione nell’apprendere che lo scorso 30 agosto, l’Assessore Regionale al Lavoro e alle Politiche Sociali Francescantonio Stillitani intervenendo in merito alla vicenda dei 66 precari dei Centri per l’impiego della provincia di Reggio abbia fatto una importante e significativa dichiarazione nella quale, pur evidenziando la circostanza che “nell’opinione corrente il precariato nella Pubblica Amministrazione è considerato come un’occupazione definitiva, non essendoci la coscienza che quell’esperienza lavorativa non sia definitiva, ma destinata comunque a cessare” e pur nella consapevolezza che “spesso queste aspettative sono dettate dalle difficoltà oggettive di trovare un posto di lavoro sicuro”  tuttavia riconosce che “quando, come nel caso dei lavoratori dei Centri per l’impiego della provincia di Reggio Calabria, sono assunti come precari e scade il termine del contratto è difficile accettare che quell’esperienza lavorativa sia finita” e che “sulla base delle aspettative e delle consuetudini vi è speranza da parte dei lavoratori di continuare il proprio lavoro.

L’Assessore evidenzia come  proprio questa ultima circostanza “diventa più grave se si verifica quando il lavoro finora svolto non si esaurisce, ma viene invece ad essere prevista l’assunzione di nuovo personale, che deve sostituire quello già esistente” e a tal proposito dichiara che “risulta difficile per chi fa politica dare risposte negative a chi crede in buona fede di avere maturato il diritto ad ottenere un lavoro” e, quindi, auspica che “il problema del precariato in Calabria deve essere risolto nel minor tempo possibile dando risalto all’operato dell’amministrazione Scopelliti e alla sensibilità dimostrata fino a questo momento attraverso azioni ed atti” che “sono stati sempre incentrati al contrasto di questo fenomeno, con l’aiuto determinante e la collaborazione fattiva della organizzazioni sindacali.

Nel caso dei 66 lavoratori precari dei Centri per l’impiego della provincia di Reggio Calabria evidenzia infine che “sono giovani ed ognuno di loro durante la propria esperienza lavorativa ha potuto constatare quanto l’impegno dell’Amministrazione Scopelliti è rivolto all’inserimento nel mondo del lavoro proprio dei più giovani”.

Ma c’è di più. L’intervento appena citato non rappresenta un caso isolato.

Scorrendo l’archivio di Calabria Notizie sull’home page del sito della Regione Calabria si può ben vedere e leggere diversi comunicati stampa relativi ai problemi legati al precariato.

Il 10 agosto 2011, infatti, lo stesso Assessore Regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani nell’introdurre la conferenza stampa  di presentazione della convenzione tra la Regione Calabria, il Comune di Cosenza e l’Azienda Calabria Lavoro, per l’utilizzo di 41 lavoratori (legge regionale 28/2008) al Comune di Cosenza (60 totali, gli altri dislocati all’Asp di Reggio Calabria e presso i dipartimenti regionali), ha dichiarato che “occorre utilizzare i lavoratori precari in modo produttivo, non assistenzialismo ma impiego concreto”.

Ha successivamente aggiunto che “l’amministrazione Scopelliti non ha prodotto nuovo precariato, bensì, anche attraverso queste azioni sinergiche con l’Azienda Calabria Lavoro, si qualifica ulteriormente il lavoro di soggetti che hanno già operato nei dipartimenti regionali”.

In data 5 agosto 2011 in occasione della sottoscrizione di una convenzione con il Ministero del Lavoro, con la quale verranno assegnati alla Regione Calabria risorse pari a 20.313.412 di euro per gli Lsu-Lpu, Stillitani ha ricordato che in Calabria questi ultimi raggiungono le 5.200 unità e la Giunta regionale ha deliberato un finanziamento di 25 milioni di euro per la stabilizzazione di circa 700 lavoratori. Inoltre, nel bilancio regionale 2011 sono state previste risorse per circa 33 milioni di euro, a riprova – ha sottolineato  – dell’impegno che l’amministrazione Scopelliti sta mettendo in atto per dare risposte a questi lavoratori che, dopo oltre dieci anni di prestazioni presso vari enti, non possono essere abbandonati a se stessi.

In data 18 luglio 2011 in occasione di un incontro, nella sede della Prefettura di Reggio Calabria, in merito, sempre alla risoluzione del problema dei lavoratori Lsu-Lpu, è emersa la chiara volontà dei partecipanti di provvedere alla risoluzione della problematica e l’Assessore Stillitani ha ribadito di lavorare, di concerto con il presidente Scopelliti, per trovare soluzioni efficaci di stabilizzazione rivolte ai lavoratori rientranti nel bacino Lsu ed Lpu. Ha poi sottolineato che bisogna, però, tener conto della grave crisi economica che sta attraversando il Paese in questo periodo. L’obiettivo rimane comunque quello di dare una sistemazione definitiva a tutti quei lavoratori che da 15 anni prestano la loro opera nei Comuni della regione e negli altri Enti pubblici. Siamo moralmente obbligati – ha aggiunto Stillitani – a fornire a questi lavoratori un posto di lavoro sicuro e definitivo e possibilmente negli stessi Enti in cui hanno già prestato il loro servizio.

In data 14 luglio 2011 in occasione dell’approvazione da parte della Giunta Regionale del piano occupazionale dei lavoratori Lsu-Lpu, è intervenuto insieme all’Assessore Stillitani anche il Presidente Scopelliti mettendo in risalto che l’atto approvato dimostra la volontà dell’esecutivo di andare incontro alle esigenze dei lavoratori precari

Certamente si potrebbe continuare e richiamare gli interventi in merito agli stagisti o ai lavoratori della Fondazione Tommaso Campanella, ma a questo punto auspichiamo che proprio con tale spirito venga al più presto affrontata e risolta anche la problematica, simile, che affligge i lavoratori dell’Autorità di Audit per il controllo dei fondi comunitari, struttura alle dirette dipendenze del Presidente e di cruciale importanza per garantire la correttezza e la trasparenza dell’azione dell’amministrazione.

I lavoratori dell’Autorità di Audit hanno operato con fiducia e responsabilità nei quasi tre anni appena trascorsi, sono in stato di agitazione per via dell’imminente scadenza del contratto (inizi di novembre c.a.) nonostante, a differenza dei lavoratori del Centro per l’impego di Reggio Calabria o  degli stagisti vi sia una precisa previsione di rinnovo chiaramente espressa nel bando di selezione e le relative risorse necessarie sono già stanziate e non gravano sul bilancio regionale.

Tuttavia, questa Giunta, ad oggi non è mai intervenuta con nessun comunicato stampa che li riguarda, ma solo con missive relative all’emissione di un nuovo bando volto “all’assunzione di nuovo personale, per sostituire quello già esistente.”

Leggiamo, quindi, nelle parole dell’Assessore Stillitani una rinnovata sensibilità che non possiamo non  ritenere che pervada l’Esecutivo nel suo complesso e ad essa ci appelliamo affinché si possa al più presto addivenire ad una soluzione che non crei ulteriore precariato ma che miri, invece, alla valorizzazione di professionalità che sono al servizio di una Calabria migliore e che la Commissione Europea e di recente anche la Corte dei Conti europea ha riconosciuto, sottolineando che solo nel 2008 dopo l’assunzione del personale attualmente incaricato dei controlli di II livello, l’organismo si è rivelato efficace nell’esecuzione dei controlli e ha sottolineato che il rischio che l’organismo possa perdere queste risorse per i controlli e per la chiusura del vecchio e del nuovo POR 2007/2013 è elevato.

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Author: Cristina

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