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di Domenica Bumbaca
«L’estate 2011? E’ stata di transizione. Diverse criticità, emergenza rifiuti, affitti alti, persistente gap infrastrutturale, pochi grandi eventi seppur di qualità, poco consumo di prodotti locali. Lo sviluppo sostenibile passa attraverso la sinergia tra imprenditoria ed associazionismo, la valorizzazione dei prodotti a chilometro zero e delle realtà artigianali locali».
Questo il pensiero di Antonio Guerrieri, responsabile organizzativo della LARA-CLAAI di Locri per il quale, con il federalismo fiscale, è obbligatorio diventare protagonisti e artefici locali del proprio futuro. Puntando anzi tutto su lingue straniere e prodotti a KM0. L’associazione di categoria esprime soddisfazione per la riuscita complessiva della programmazione socio-culturale, messa in campo dagli artigiani, dai commercianti, dai ristoratori, dalle associazioni, dagli operatori turistici e da tutte le altre realtà presenti sul territorio della Locride.
Traglòi eventi la LARA/CLAAI ha organizzato la tre giorni di “MostrAndo Locri”, manifestazione di musica e artigianato promossa da L.A.R.A./CLAAI, in partnership con Seven, Xenia, Emergenzamare e poi “Locride Summer Village”, organizzata dall’associazione culturale “Giovani per la Locride”, patrocinata tra gli altri dal Ministero della Gioventù». Queste e la miriade di piccoli grandi eventi organizzati da comitati e associazioni in sinergia con gli enti locali e gli imprenditori hanno intrattenuto residenti e turisti arrivati nel territorio nonostante la carenza e in alcuni casi la totale assenza di collegamenti viari e ferroviari.
Un’ulteriore criticità – continua Guerrieri- è stata determinata dall’emergenza rifiuti, che ha causato disagi soprattutto nel periodo a cavallo di Ferragosto. Per quanto riguarda in particolar modo il tessuto commerciale e artigianale locrese, è intenzione della LARA/CLAAI, avviare campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, finalizzate a consumare e a spendere calabrese. Il rilancio dell’economia locale, secondo il giovane locrese, passa necessariamente attraverso la tutela e la promozione dei prodotti locali. Un ulteriore elemento che va debellato – prosegue – è quello connesso ai canoni di locazione degli esercizi commerciali.
La richiesta eccessivamente alta da parte dei proprietari, per l’affitto dei locali, determina nei fatti, anche tra le vie principali della Città, zone poco attrattive in quanto spopolate e monche a causa delle tante serrande abbassate. A tal proposito, LARA/CLAII intende farsi portavoce, presso le istituzioni, per individuare azioni concrete da intraprendere per disincentivare il possesso di locali sfitti. Per quanto riguarda l’accesso al credito – conclude il responsabile – è necessario che i Comuni riescano a recuperare e a destinare dei fondi ai consorzi fidi, per garantire le imprese locali nei confronti delle banche.
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