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L’aria natalizia non può essere confusa con il Carnevale. La Giunta Regionale Calabrese, mischiando le due cose ha ben pensato di fare un regalo Natalizio agli operatori turistici, aumentando da quanto previsto dall’art. 20 al bilancio di previsione per il 2013, del 300% la tariffa sul demanio marittimo.
Le scelte di politica economica regionale dovrebbe essere mirate ad incentivare un settore come il turismo anziché procedere ad affossarlo e a rendere gli sforzi degli operatori vani per garantire un servizio che nel periodo estivo diventa il biglietto da visita primario sulle nostre spiagge.
Ma al di la delle considerazioni che si possono fare sull’argomento la cosa sconcertante che appare davvero strana, inqualificabile e surreale è che l’attuale Giunta regionale che spesso e volentieri si richiama al nuovo corso che la Calabria sta intraprendendo si permetta di ipotizzare misure del genere.
Gli operatori turistici della Calabria stamane hanno manifestato davanti a palazzo Campanella sede del consiglio regionale proprio per sensibilizzare i rappresentanti eletti senza distinzione tra destra, centro e sinistra a porre rimedio ad un articolo che metterebbe in ginocchio il settore.
Evidentemente gli estensori della norma si saranno avvalsi dai dati statistici che dimostrano che la Calabria ha raggiunto il primo posto nella classifica italiana per quanto concerne l’utilizzo del demanio marittimo e nel settore turistico in genere e quindi l’aumento del 300% è un qualcosa di equo e giusto.
La nostra Regione è in mano a gente che non ha il polso della situazione e siccome non si può amministrare ciò che non si conosce, si procede a tentoni mettendo in atto misure che fanno pensare e toccare con mano come la nostra classe politica viva in mondo tutto suo, distinta e distante dalla realtà oggettiva.
Questa scelta per non apparire ingenui può essere frutto di una serie di accordi trasversali tra maggioranza e opposizione al fine di continuare a trastullare la classe imprenditoriale calabrese, infatti proprio ieri l’opposizione si è resa promotrice di un emendamento in commissione per l’annullamento dell’articolo, ma nel testo portato all’esame del consiglio risulta riproposto nella sua interezza, a questo punto dovrebbe entrare in ballo l’intervento provvidenziale della maggioranza che attraverso il suo intervento in sede di discussione chieda l’abolizione, cosi facendo gli operatori Turistici qualsiasi sia la loro simpatia politica verrebbero soddisfatti, e ognuno degli attori può mantenere alto il prestigio verso la categoria. Siamo in piena campagna elettorale.
Tutte queste opere di ingegneria politica tese a turlupinare la nostra classe imprenditoriale devono finire, chi stamane si è messo in macchina per recarsi a manifestare il suo dissenso merita rispetto e riconoscenza per l’impegno e la costanza nel garantire nella nostra regione un servizio turistico che negli ultimi anni ha dimostrato una forte inversione di tendenza per qualità e professionalità. Gli operatori Turisti Calabresi non hanno nulla a che spartire con questa classe politica dedita solo a crearsi clientela elettorale e incapace a dare un respiro diverso al settore del turismo.
Nel ribadire che l’articolo che prevede l’aumento spropositato per il demanio marittimo debba essere abolito, diventa opportuno evidenziare che la giunta Regionale e l’intero consiglio dovrebbero provare vergogna per aver costretto uomini e donne che credono nella Calabria a recarsi nella sede dove lor signori dovrebbero impegnarsi a favorire, incentivare e alimentare il Turismo.
Invito gli operatori turistici a continuare su questa strada, Futuro e Libertà è al vostro fianco non con la solidarietà e la vicinanza di facciata o con l’intento di carpire la vostra attenzione, ma fortemente convinti e decisi a condividere le vostre istanze, le vostre preoccupazioni, e i vostri sogni.
Francesco Grandinetti: Futuro e Libertà
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