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Le dichiarazioni del Presidente Scopelliti rappresentano un fulmine a ciel sereno sul PDL calabrese e Nazionale, affermare che la classe dirigente del proprio partito, nonché il 75 per cento dei deputati PDL e il 50% dei consiglieri regionali sono da “rottamare” è qualcosa che sconvolge e da forza per guardare il futuro.
Oserei dire che questa dichiarazione non riguarda solo il Pdl ma tutti quei partiti che non hanno mai avuto il coraggio di rinnovare la propria classe dirigente. A Scopelliti, bisogna riconoscere il coraggio delle affermazioni . E’ passato tanto dal distacco che Fini ha messo in atto già dal 22 aprile del 2010… da allora è passata tanta acqua sotto i ponti e l’insistenza del presidente Scopelliti di continuare il proprio cammino politico all’interno del PDL ha penalizzato il progetto di cambiamento che oggi annuncia sulla stampa, tant’è che lo stesso vuole dare il via al forum delle liste civiche e dei movimenti incrociando la tesi sostenuta dal Presidente della Camera Fini a Pietrasanta.
Sin dalla prima ora ho sempre cercato di mettere in atto nel panorama politico calabrese ciò che oggi Scopelliti vuole promuovere: l’unione delle persone che vedono nell’impegno politico come il mezzo per servire la gente di Calabria. Voglio ricordare che, al di la delle appartenenze, mi sono reso promotore attraverso la stampa di alcune idee che con grande soddisfazione la Regione Calabria, casualmente o meno, sta portando avanti.
Non è importante avere la paternità dei miglioramenti, l’importante è che le cose migliorino, mi riferisco ad esempio alla scissione tra i servizi sociali e il settore sanitario che gioverà alle strutture interessate, all’idea di aprire ad altre società nel settore dei trasporti e proprio ieri la regione ha annunciato che ci saranno nuove tratte Reggio Calabria – Torino con Arenaways, aprire i servizi sanitari alle sponde del mediterraneo e guarda caso ultimamente è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con i Paesi Arabi. La politica deve essere intesa come un grande gioco di squadra per ottenere risultati e non contrapposizione sterile tra partiti ed uomini.
L’ ”idea di base” rilanciata da Scopelliti di dar vita ad un nuovo contenitore politico capace di essere il vero interprete della politica del futuro mi trova e credo possa trovare anche in Futuro e Libertà interesse e condivisione. Ma è doveroso puntualizzare che tutti gli interpreti di questo rinnovamento devono essere al di sopra di ogni sospetto proprio per poter essere credibili agli occhi dell’opinione pubblica e dar vita alla primavera calabrese. Intendo dire che se il Coordinatore Scopelliti è propenso all’archiviazione dell’’esperienza PDL il nostro partito non ha nessun preconcetto di sorta ad iniziare un percorso e un tavolo politico serio per costruire insieme il futuro dell’ Italia e della Calabria. Non deve esistere discriminazione preconcetta, è opportuno confrontarsi, dialogare e trovare la giusta sintesi.
Gli antichi e nuovi rancori non possono bloccare un processo necessario di rinnovamento della politica che pensi ai bisogni delle persone e non alle proprie poltrone. Bisogna avere il coraggio di dire ciò che non sta funzionando nel Governo tecnico, diventa necessario riequilibrare le misure di austerità e rigore con una forte spinta per la crescita e nuova occupazione. Le famiglie italiane sono fortemente danneggiate per la mancanza di una sana politica di riguardo. le forze politiche e non solo della regione, le liste civiche i movimenti le associazioni di “gente comune” devono riunirsi per dare vita ad un nuovo contenitore, che potrà materializzarsi in un cartello, federazione, chiamiamola come vogliamo, che abbia il coraggio di cambiare per il bene della nostra Calabria e dell’Italia tutta, raggruppando i “riformatori” che hanno voglia di andare oltre.
Francesco Grandinetti: Dirigente Nazionale Futuro e Libertà
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