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Che il Decreto Monti avrebbe solo rafforzato la protesta della popolazione contro il carbone era più che prevedibile.
Indignazione e dissenso manifestata in più occasioni e con ogni mezzo democratico per tutta l’estate, che come è ormai nella tradizione del Coordinamento, si è svolta sempre nelle piazze, tra la gente, informando e sensibilizzando la gente sui problemi della centrale della SEI-Repower.
Numerose le iniziative portate avanti dal Coordinamento Associazioni Area Grecanica, in collaborazione con tutte le realtà associative locali che combattono il progetto SEI.
L’incontro organizzato dal movimento “Reggio non tace”, che ci ha visti allo stesso tavolo con il Procuratore aggiunto Nicola Gratteri.
“No al carbone in ogni balcone”, iniziativa nata spontaneamente dai cittadini di Saline che, per manifestare la propria volontà, hanno esposto sui loro balconi gli striscioni con scritto “NO CARBONE”. L’iniziativa è stata amplificata sul web e moltissime persone hanno aderito. Un NO netto senza possibilità di smentita. Un colpo d’occhio eccezionale che da Saline si è esteso ai paesi vicini.
“Artisti per Saline” ha visto la collaborazione entusiasta dei gruppi musicali calabresi e cantanti di grande spessore, come Eugenio Bennato, che hanno voluto indossare le magliette “NO CARBONE” per sostenere la protesta contro la centrale alimentata col combustibile fossile più inquinante al mondo. I gruppi portano nelle piazze, attraverso la musica, la cultura e la tradizione del popolo calabrese. Cultura e tradizione legate indissolubilmente ad un territorio che va difeso e preservato dalle minacce che incombono da chi vuole fare dell’Area Grecanica terra di conquista.
Dal DeaFest , festival culturale e musicale che affonda le sue radici nella vallata del Gallico (nato proprio per dare risalto quei territori che si volevano distruggere con la costruzione di una discarica,a dimostrazione che quando la volontà popolare è determinata e coesa non si possono imporre i disegni criminosi di chi vuole solo continuare a speculare e guadagnare sulla pelle dei cittadini), al Paleariza, festival etno-culturale-musicale che si svolge nell’area grecanica, passando per R’Estate con i Borghi Solidali e il grande concerto “OXYGEN” contro il carbone, a cui hanno partecipato 6 gruppi e oltre 1000 persone, giungendo al Pentedattilo Film Festival, festival internazionale di cortometraggi (che trasforma il borgo in un grande set naturale passando per i piccoli vicoli tra le rovine antiche), numerose sono state le manifestazioni che hanno voluto adottare la campagna NO CARBONE, facendola propria, a testimonianza della presa di coscienza rispetto a questo pericolo incombente alle quali Il Coordinamento è stato sempre presente con il banchetto per la raccolta delle firme della petizione contro il progetto della centrale a carbone.
La raccolta firme, ancora in atto, è un grande successo. Le quasi 7000 firme raccolte fino ad ora sono l’ennesima conferma della volontà popolare di respingere con decisione il progetto della centrale italo-elvetica. L’entusiasmo con cui la gente ha partecipato, cercando il banchetto e incoraggiandoci nel continuare con decisione la lotta contro il carbone, è stato incredibile. Gli abitanti dell’area grecanica e del reggino e i numerosi turisti, increduli del fatto che qualcuno voglia far scempio di una terra piena di bellezze naturali, hanno voluto dare il loro grande contributo alla lotta contro il pericolo del carbone, hanno voluto dire “io ci sono e difendo questa terra”.
Questa è la grande forza del NO CARBONE e del Coordinamento Associazioni Area Grecanica, il nascere dalla gente e il crescere tra la gente che ama la propria terra. Tra chi la cura e la fa crescere ogni giorno, con mille difficoltà, facendo conoscere, a chi abita questi luoghi e a chi viene a visitarli, la musica, le tradizioni, la cultura, le bellezze paesaggistiche e le bontà eno-gastronomiche, i meravigliosi tesori della nostra terra. Tesori che vanno preservati da chi vuole cancellarli. Tutti noi siamo chiamati a difenderli dal mostro del carbone.
Chi ama la propria terra e la promuove non può che opporsi allo scellerato progetto della centrale a carbone che porterebbe solo rovina.
Coordinamento Associazioni Area Grecanica
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