Questo post é stato letto 28710 volte!
Anche Sant’Alessio conferma il successo di risultati e di pubblico che il DEAfest sta riscontrando in ogni tappa che lo accompagna alla scoperta dei borghi della Vallata del Gallico.
Mercoledì 19 agosto si è recuperato l’appuntamento programmato per il 12 agosto e rinviato causa allerta meteo, con il borgo preaspromontano che ha accolto il Festival con una organizzazione impeccabile e l’entusiasmo che caratterizza l’amministrazione Calabrò.
Il DEA a Sant’Alessio è partito con l’interessante incontro, tenutosi nell’antico Frantoio Calabrò, sulle “POLITICHE DI ACCOGLIENZA PER LA VALORIZZAZIONE DEI BORGHI: IL CASO VALLATA DEL GALLICO”, un momento di riflessione con testimonianze significative sull’esperienza SPRAR della Vallata del Gallico e le ricadute valorizzanti che la cultura dell’accoglienza (solidale, ma anche turistica) sa produrre sui territori.
L’incontro si è aperto con i saluti del sindaco di Sant’Alessio in Aspromonte, Stefano Calabrò, che ha sottolineato i risultati raggiunti dai borghi della Vallata del Gallico negli ultimi dieci anni, attraverso le politiche di conservazione concertate e stimolate dalla collaborazione con il LaborEst del Dip. PAU e orientate al riuso del patrimonio storico-architettonico con funzioni sempre più spesso volte all’accoglienza.
Il Sindaco in tal senso ha citato gli interventi sul frantoio e sul mulino Calabrò, la riqualificazione del centro storico e l’azione in corso per la creazione del b&b comunale attraverso il recupero dell’antico carcere borbonico di Palazzo Silvestri. Quanto allo SPRAR il Sindaco ha sottolineato come Sant’Alessio sta rispondendo magnificamente al progetto, con grandi risultati nell’accoglienza ma anche importanti ricadute valorizzanti per l’economia locale.
E’ stata la volta poi del Sindaco di Laganadi Giuseppe Cannizzaro, che riconducendosi alle considerazioni di Sant’Alessio ha presentato l’esperienza SPRAR che si sta conducendo a Laganadi, sottolineando l’approccio di rivitalizzazione, anche economica, che il progetto sta generando nel comune di Laganadi.
A seguire è toccato a Maria Maugeri Saccà, coordinatrice della rete SPRAR provinciale, tacciare un profilo dell’esperienza prodotta dalla costituzione di una rete di esperienze a carattere provinciale, aspetto che ha favorito il confronto e la crescita delle diverse esperienze in campo. E’ stata poi Angela Loredana Spagna, Coordinatrice del Progetto SPRAR Vallata del Gallico, che è scesa nel dettaglio sull’esperienza Vallata del Gallico, fornendo numeri e proiezioni che hanno delineato i tratti salienti di un progetto che ha tutte le connotazioni non soltanto per rinnovarsi per i prossimi anni ma per crescere ed abbracciare altri territori.
Il Sindaco di Calanna Domenico Romeo ha ripreso l’intervento, sottolineando come Calanna, pur non avendo attivato un sistema di ospitalità SPRAR nel borgo, è partner del progetto ed ha in corso numerosi interventi di recupero del patrimonio architettonico abbandonato per creare una rete di strutture di ospitalità che porteranno a raggiungere presto una dotazione di oltre cinquanta posti letto.
Prima delle conclusioni affidate a Francesco Cannizzaro della Provincia di Reggio Calabria, Maurizio Malaspina ha tracciato il profilo delle attività che da oltre dieci anni caratterizzano l’azione del LaborEst del Dip. PAU nella Vallata del Gallico, focalizzando soprattutto l’attenzione sulla sperimentazione volta al recupero del patrimonio immobiliare dismesso per la creazione di sistemi di ospitalità diffusa.
Malaspina ha sottolineato come lo spopolamento delle aree interne è principalmente causa della desertificazione economica che soltanto la fertilizzazione dei piccoli borghi rurali con nuove ed innovative progettualità possono incentivare. A concludere Francesco Cannizzaro, che ha sottolineato come l’esperienza di accoglienza nella Vallata del Gallico è un’eccellenza che va esportata in altri contesti, che si è nutrita di un lavoro importante che i sindaci stanno conducendo da anni con il Dip. PAU e la Provincia di Reggio Calabria sul territorio, creando le condizioni appropriate affinchè progettualità condotte con professionalità e competenza come lo SPRAR Vallata del Gallico possano attecchire con grande efficacia.
A seguire il DEAfest si è spostato nella tradizionale via Roma, dove sono stati serviti piatti e prodotti della tradizione curati dal ristorante Villa Nunziatina di Sant’Alessio, in attesa del concerto di Antiche Ferrovie Calabro Lucane, partito alle 22,30 che ha confermato i tratti salienti di uno dei gruppi più rappresentativi e originali della ricerca musicale applicata alla riscoperta dei suoni ancestrali della tradizione contadina e pastorale calabrese, ripercorsa con strumenti come la lira calabrese e la zampogna capaci di creare atmosfere magiche nella notte di Sant’Alessio.
E’ stato un concerto con un repertorio popolare suggestivo e poco conosciuto, che ha fatto ballare la piazza di Sant’Alessio con i ritmi ipnotici della Calabria più autentica.
E il DEAfest dopo Sant’Alessio si appresta al grande rush finale, con l’originale tappa di questa sera a Sambatello, nella Tenuta Tramontana, che il Festival ha adottato come manifesto di quell’AgriCity che vuole scommettere ed investire con coraggio sulla produttività delle eccellenze agroalimentari reggine. A Sambatello il DEA, oltre alle visite guidate che partiranno alle ore 18,00 presenterà le conclusioni di AgriCity con le proposte di lavoro per i mesi successivi, per poi assaporare degustazioni di prodotti della tradizione e i grandi vini della Tenuta Tramontana.
Il finale è affidato alle sonorità accattivanti e ricercate di Fabio Macagnino e della Jasmine Band. Il tutto in uno degli scenari più affascinanti sullo Stretto di Messina. Infine domani, sabato 22 agosto, il gran finale con il DEA che per la prima volta sbarcherà nel centro di Reggio Calabria, con la presentazione alla stampa del premio città metropolitana di Reggio Calabria e il grande concerto sul Lungomare Falcomatà degli Almamegretta.
Questo post é stato letto 28710 volte!