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Grande partecipazione di pubblico alla presentazione del libro del giovane archeologo rosarnese Gianluca Sapio, “Divinità e territorio. Santuari demetriaci tra Locri e Medma” (“La Città del Sole” editrice), nell’ambito del progetto “Sentieri di carta”, organizzato dai comuni di Rosarno (capofila), Gioia Tauro, Galatro e Rizziconi, in collaborazione con la Regione Calabria.
E’ stata l’occasione per fare il punto delle indagini archeologiche nel territorio di Rosarno, alla luce delle informazioni fornite da Gianluca Sapio relativamente ai santuari urbani ed extra urbani edificati dagli antichi medmei tra il VI e il IV secolo a.C., ed anche dai Locresi – i colonizzatori di Medma e di Hipponion – che praticavano gli stessi culti. Ma anche l’opportunità di mettere in rilievo il grandioso patrimonio di cui dispone la città di Rosarno, meritevole di essere ulteriormente valorizzato ed ammesso alla fruizione di un vasto pubblico. Una immensa ricchezza che può rappresentare un sicuro investimento atto a favorire la crescita socio-economica della cittadina tirrenica.
Dopo l’introduzione del coordinatore della manifestazione, il prof. Giuseppe Lacquaniti, autore di approfonditi studi su Medma e su Rosarno, che ha sottolineato il grande valore dell’opera di Sapio, i lavori sono stati aperti dal sindaco Elisabetta Tripodi, che ha rimarcato il profondo significato degli studi condotti dal giovane archeologo rosarnese, meritevole di essere affiancato ai suoi grandi maestri: il prof. Salvatore Settis, archeologo di fama mondiale originario di Rosarno, e di Maurizio Paoletti, dell’Università di Cosenza, uno dei massimi esperti di questioni medmee, protagonista di numerose campagne di scavi in agro di Rosarno dal 1975 al 2008. Il sindaco Tripodi ha quindi posto l’accento sulla necessità di offrire ai giovani, proprio sull’esempio dei brillanti risultati conseguiti da Sapio, stimoli culturali sempre più consistenti, grazie ai quali ampliare l’orizzonte delle proprie conoscenze e dell’impegno civile.
L’editore Franco Arcidiaco ha spiegato le motivazioni che lo hanno portato, contando esclusivamente sulle proprie capacità imprenditoriali, ad investire sui giovani talenti calabresi, come Sapio, per consentire loro di entrare nei circuiti letterari e scientifici nazionali, da cui altrimenti sarebbero esclusi. Un modo, pertanto, per dare senso al titolo della collana che comprende l’opera di Sapio: “Questa terra è la mia terra”.
E’ toccato al prof. Paoletti mettere in luce la validità del libro di Gianluca Sapio, che permette di rendere aggiornati importanti dati sulle indagini archeologiche condotte negli ultimi anni nella chora medmea, sulla traccia degli studi condotti negli anni Settanta da Settis e dallo stesso Paoletti e pubblicati nel 1981 nel volume “Medma e il suo territorio” (De Donato editore). Per il docente livornese “l’archeologia può aiutare la crescita di una città” e per Rosarno, in particolare, può rappresentare un valore inestimabile il completamento del Parco archeologico, accompagnato dall’apertura del Museo e dalla Scuola di Archeologia, dépendance dell’Università di Reggio Calabria.
Il dibattito si è subito arricchito del contributo fornito da Mariarosaria Russo, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Raffaele Piria”, che, oltre al Liceo Scientifico e all’Istituto Commerciale di Laureana di Borrello, comprende l’Istituto Professionale per l’Agricoltura, ubicato nella zona archeologica di Pian delle Vigne, e quindi proprietario, per conto dell’Amministrazione provinciale, di circa la metà dei terreni compresi nel Parco Archeologico. La Dirigente ha proposto l’immediata attivazione di un tavolo istituzionale, composto da Comune, Provincia, Istituto “Piria”, Soprintendenza ai Beni archeologici, Regione, Università Mediterranea, finalizzato a focalizzare tutti i temi che riguardano i progetti di valorizzazione di Medma, alfine di creare un fronte sinergico grazie al quale attingere a fondi pubblici e privati.
Sulla stessa falsariga gli interventi del consigliere provinciale Giovanni Arruzzolo, che ha parlato anche nella sua qualità di Direttore amministrativo dell’area di Medma per conto del Ministero dei Beni culturali, e del consigliere comunale Giacomo Saccomanno, coordinatore organizzativo regionale del Grande Sud.
Anche se assente fisicamente per impegni professionali, il prof. Felice Costabile dell’Università Mediterranea ha voluto partecipare alla manifestazione, inviando una nota critica, in cui ha messo in rilievo la bontà dell’opera di Gianluca Sapio, meritevole della massima considerazione per il tema trattato e per la capacità di presentare la complessa materia archeologica all’attenzione del lettore, in modo chiaro, ma rigorosamente scientifico.
I lavori sono stati conclusi dallo stesso Sapio, che, tra gli applausi del pubblico, ha espresso il desiderio di dedicare la sua fatica alla memoria del padre, scomparso di recente, ed alla madre Angela Larosa, già direttrice didattica e primo sindaco-donna della città.
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