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“Gli antichi mestieri perduti” è una raccolta di otto racconti per ragazzi incentrati sui mestieri antichi. Mestieri esercitati per lungo tempo nella nostra regione, patrimonio della vita sociale ed economica della Calabria, che tuttavia rischiano di scomparire dalla memoria collettiva.
Il fine pedagogico – far conoscere tecniche e organizzazione del lavoro, stili di vita e costumi di un passato recente – è realizzato attraverso la narrazione fantasiosa di storie che hanno come protagonisti dei bambini. A partire dal loro mondo – da un’esperienza di vita quotidiana o da un episodio concreto che colpisce la loro attenzione – si snoda un racconto breve che compie un balzo all’indietro nel tempo.
I giovani lettori scopriranno così un passato recente in cui mugnai, calzolai, tessitrici esercitavano un mestiere intriso di fatica e passione, tramandato per secoli di padre in figlio, e svolto senza aiuto della moderna tecnologia
L’intento dell’opera è far maturare nei ragazzi un proprio senso critico e una capacità di giudizio su fatti, situazioni, contesti presi in esame, attraverso un percorso di scoperta – apprendimento – confronto tra passato e presente.
Il libro è diviso in CAPITOLI, ognuno dei quali è incentrato su un MESTIERE ormai quasi scomparso. Nel dettaglio, si possono distinguere 2 macro aree:
la prima è basata sull’alimentazione, ed è suddivisa in due sezioni: mondo della pastorizia; ciclo del grano ( trebbiatura/ molitura/ panificazione); la seconda è basata sul settore dell’abbigliamento: produzione del filato; sartoria; lavanderia e creazione delle calzature.
Alla fine di ogni capitolo i ragazzi troveranno un GLOSSARIO, che richiama e spiega i vocaboli “tecnici” attinenti al mestiere considerato. Alcuni termini – evidenziati in corsivo – sono volutamente riportati in dialetto. Dopo il glossario, si fa spazio al LABORATORIO pratico il cui scopo è stimolare tanto la riflessione quanto la ricerca e la sperimentazione. Il laboratorio si divide in due sezioni
– sotto la voce RIFLETTI sono presenti spunti di riflessione, argomenti da approfondire tramite la discussione in famiglia e a scuola, riscoperta di tradizioni antiche attraverso la ricerca. Il ragazzo è interpellato da quesiti sul tema e stimolato da proposte che lo invitano a “rispondere” in modo positivo con gesti e azioni concrete.
– nel sottoparagrafo AGISCI sono invece presentati dei mini progetti o attività pratiche legate al mestiere considerato o ad un suo aspetto. Piccole proposte per dare spazio alla fantasia e per far sperimentare attività, giochi, ricette …
Il tutto nella convinzione che la riscoperta del nostro patrimonio sociale e culturale sia un passo indispensabile per conoscere le proprie radici e tentare di costruire percorsi che guardano al futuro di questa terra con speranza e intraprendenza.
Il libro ha ricevuto il patrocinio morale del Comune di Reggio Calabria ed è stato presentato nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio.
Vittoria Ausilia Modafferi – nata a Torino nel 1976; risiede a Reggio Calabria.
Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Messina. Giornalista pubblicista.
Dal 2004 collabora con il settimanale L’Avvenire di Calabria.
Dal 2005 è la responsabile della comunicazione dell’Istituto di formazione politico- sociale “Monsignor A. Lanza” di Reggio Calabria.
“Alla ricerca dei mestieri perduti” è la prima pubblicazione.
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