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Conosco personalmente Michelangelo Tripodi, e non penserei mai che una persona buona e sensibile come lui possa essere coinvolto ina tali cattiverie e infamità!
Un pentito, un malvivente, ora divenuto quasi “professionista dell’antimafia” lancia accuse false e infamanti contro il segretario del mezzogiorno d’Italia dei Comunisti Italiani Michelangelo Tripodi cui esprimo tutta la mia solidarietà.
Purtroppo ci siamo abituati: c’è chi si riempie la bocca di anatemi contro la mafia e passa il tempo a costruire campagne mediatiche false e strumentali e chi, invece, combatte la mafia quotidianamente, attraverso i fatti. Ma, purtroppo per loro, da sempre, il Segretario Michelangelo Tripodi ha scelto la seconda strada.
Per capirlo bastano i numerosi “appelli” sia alla legalità che per la “dignità” di Reggio, appelli fatti dal Segretario Michelangelo Tripodi, non ultimi in ordine di tempo la battaglia sull’IMU e il “parco lineare!” .
Ma i professionisti dell’antimafia e delle parole sono troppo impegnati a costruire teoremi per accorgersi della realtà’.
Per Filosa, non ci troviamo dinanzi ad una smargiassata, ad un fanfarone che ha perso gli orizzonti della vita, ma dinanzi a qualcuno che architetta attacchi forti e pericolosi alla stabilità delle persone oneste, come Michelangelo Tripodi, attacchi tesi a mettere fuori gioco personaggi per loro scomodi e minaccia il sereno confronto democratico.
Sono sempre più convinto che il dialogo politico va scomparendo sempre di più, ricorrendo a mezzi inaccettabili da una società civile e democratica.
La mia più forte solidarietà a Michelangelo Tripodi per il vile attacco, anche mediatico, da lui ricevuto, ed auspico che la magistratura competente possa far luce sulla vicenda.
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