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“La ‘ndrangheta si combatte con i fatti; la sanità rappresenta la nostra grande sfida e il processo di svolta è cominciato; ai giovani bisogna dare opportunità seguendo la strada della meritocrazia; nel centrodestra ci sono due grandi leader, Berlusconi e Fini, e mi auguro che le loro strade si possano ricongiungere. Per quanto mi riguarda resto nel Pdl”. Questo il “distillato” delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti nel corso di uno stimolante e articolato confronto che si è svolto domenica sera all’Hotel Vittoria di Bagnara, promosso dall’associazione “Costa Viola online.it”, al quale è anche intervenuto il consigliere regionale Santi Zappalà.
Rispondendo alle domande dei giornalisti Mimmo Nunnari, Tonio Licordari e Roberta Macrì – informa una nota stampa della Giunta Regionale – il governatore della Calabria ha anche affermato che “solo costruendo un rapporto forte con il governo nazionale si può consentire alla nostra regione di fare passi avanti sulla strada del progresso e dello sviluppo”.
Soffermandosi poi sul tema scottante della ‘ndrangheta Scopelliti ha lanciato un messaggio forte, alzando anche i toni della discussione. “In Calabria – ha detto – c’è chi pensa di combattere la criminalità organizzata facendo demagogia. Ribadisco: la ‘ndrangheta non ha mai avuto paura dalle parole, ma dei fatti concreti. Ed io mi sono sempre mosso verso questa direzione, assegnando, da sindaco, gli immobili dei mafiosi a enti e associazioni, sostenendo l’azione della Magistratura e dello Stato che opera nel campo del sequestro e della confisca dei beni, amministrando con coraggio e trasparenza sbarrando le porte alle lobby che costituiscono quella zona grigia, la quale rappresenta il parafulmine della mafia.
Mi sono battuto e mi batterò – ha proseguito il Governatore – per scoprire appunto questa cosiddetta zona grigia senza la quale oggi la ‘ndrangheta non avrebbe possibilità di agire, arricchirsi, minacciare e colpire la classe politica onesta. E quando parlo di classe politica non faccio distinzione di destra o di sinistra. Esistono persone perbene, la stragrande maggioranza, in tutti i partiti. Bisogna, quindi, saper distinguere”.
Il governatore ha inoltre trattato l’argomento sanità sul quale è stato abbastanza categorico: “Stiamo procedendo secondo un programma coraggioso che prevede il taglio degli ospedali inutili e la valorizzazione dei punti di eccellenza e delle professionalità che in Calabria esistono. In effetti già si cominciano a cogliere i primi segnali perché stiamo iniziando a eliminare gli sprechi. Il primo risultato che ci poniamo è quello di ridurre la spesa sanitaria sui cosiddetti ‘viaggi della speranza’. Ogni anno la Calabria paga alle altre regioni 230 milioni di euro per prestazioni esterne. Questa ‘voce’ deve essere ridotta”.
Scopelliti ha, poi, parlato della campagna per il mare pulito, “per il quale – ha detto – sono previsti 38 milioni di euro da investire in questo settore”, e delle iniziative per favorire l’impiego dei giovani favorendo la ricerca e l’innovazione, puntando sulla qualità (a tal proposito ha ricordato le convenzioni firmate con la Bocconi e la Luiss). Infine ha chiarito la sua posizione nel Pdl. “In Italia – ha detto – servono due grandi schieramenti, come avviene nelle grandi democrazie. Il Pdl è nato come un progetto di grande aggregazione al quale personalmente credo”.
Continuo a ripetere – ha concluso Scopelliti – che in Italia c’è assoluto bisogno del bipolarismo: indietro non si torna perché è indispensabile proseguire sulla strada della semplificazione della politica. Il Pdl è una componente fondamentale del quadro politico nazionale e, nonostante tutto, resto in questo partito che oggi ha come leader Silvio Berlusconi”.
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