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In primis, come cittadini e poi come giovani militanti di un partito politico quale è Futuro e Libertà,ci sembra doveroso denunciare lo stato di abbandono e degrado che caratterizza il 70% delle strutture pubbliche reggine.
Tale denuncia è frutto di un senso civico che in noi di Generazione Futuro, forse per la nostra giovane età,risulta ancora fortemente presente,cosi come dovrebbe essere nella coscienza di ogni cittadino della nostra città. Solo poche ore fa la comunità reggina si è vista restituire una delle piazze centrali più belle e da sempre punto di incontro di tante generazioni(stiamo parlando ovviamente di Piazza Italia, antistante il palazzo comunale).Piazza Italia però è rimasta per molti anni una bellezza architettonica in fase di restauro a lungo incompiuta.
Generazione Futuro, movimento giovanile di Futuro e Libertà, lancia l’allarme sul problema del degrado territoriale e lo fa partendo da una zona periferica,una delle più importanti, ovvero la frazione di Pellaro.
Il grido d’aiuto parte proprio dal coordinatore provinciale Giuseppe Cantarella,nonché membro della comunità pellarese, che vive quotidianamente la propria comunità locale.
Quello che doveva essere il fiore all’occhiello del turismo, al quale aggrapparsi per rilanciare l’intero comprensorio, si è rilevato, ancora una volta, la prova della totale incapacità di amministrare la cosa pubblica. La via marina di Pellaro e, precisamente, la struttura adibita a circolo velico, oggetto di numerose critiche negli ultimi mesi, sembra ormai essere quasi interamente distrutta,abbandonata a se stessa ed in certi punti, colpa sicuramente degli agenti atmosferici,autocollassatasi su se stessa. Non è da meno il contesto, a dir poco vergognoso ,che le fa da cornice, ovvero panchine e cestini dell’immondizia completamente distrutti. L’area ludica per bambini si è trasformata in una trappola quasi mortale. L’erba alta conclude uno scenario davvero triste ,se si pensa che le risorse economiche per tirare su quella struttura sono nostre e non solo,ma anche di quegli stessi amministratori che non hanno saputo dare loro una degna utilizzazione.
Sebbene la critica, non denigratoria, attenzione, bensì propositiva, possa realmente smuovere la coscienza di ogni singolo cittadino, bisogna evidenziare che questa vicenda è espressione del totale disinteresse dell’amministrazione comunale. Basti pensare a quanti consiglieri comunali e regionali , tra maggioranza e opposizione, rappresentino questa realtà territoriale, dove la competizione elettorale è notoriamente tra le più vive e sentite.A conferma di quanto appena detto ,si rileva che, solo nella scorsa amministrazione comunale, Pellaro vantava circa tre assessori. Lo stesso attuale presidente della provincia,essendo anch’egli membro della comunità di Pellaro, dovrebbe rappresentare l’intero territorio pellarese.
I problemi nascono in seguito alla realizzazione di opere pubbliche regolarmente appaltate e realizzate frettolosamente perché in ritardo sul cronoprogramma , ultimate ed in parte non collaudate, che vengono abbandonate perché,udite udite, non si conosce la loro destinazione d’uso. Appare facile, a questo punto, alzare il dito contro il vandalismo,ma esso rappresenta soltanto una delle cause dello stato attuale della struttura in questione.Se era ignoto l’uso da farne,non sarebbe stato più opportuno e proficuo, in termini di sicurezza pubblica, installare dei meccanismi di controllo e di videosorveglianza, i cui costi non risulterebbero elevati se confrontati a quelli affrontati per realizzare opere pubbliche inutilizzate.
L’educazione civica che nelle scuole dovrebbe formare i ragazzi e indirizzarli ad un buon uso delle strutture pubbliche a conti fatti sembra che sia stata scarsamente recepita .
Generazione Futuro, movimento giovanile di Futuro e Libertà, nelle vesti del suo coordinatore provinciale Giuseppe Cantarella, propone l’istituzione tempestiva di un tavolo tecnico, al quale prendano parte in primis i cittadini della comunità locale di Pellaro e poi le associazioni , i partiti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti di un grande paese come Pellaro.
L’impegno costante per il bene comune, insieme alla prevenzione, risulteranno, probabilmente, la cura più risolutiva della negligenza dei nostri cari amministratori sicuramente distratti,vogliamo sperare,da problemi più importanti.
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