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“Mi unisco anch’io al coro di cordoglio e di affetto manifestati nei confronti del Tenente Colonnello Cosimo Fazio, Comandante del Corpo dei Vigili Urbani di Reggio Calabria da appena 13 giorni. La sua tragica ed improvvisa scomparsa da’ l’idea dell’impegno che il nostro Paese sta mettendo in campo per fronteggiare i continui sbarchi di immigrati sulle nostre coste”.
E’ quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera, profondamente colpito dall’improvvisa scomparsa del Col. Fazio, avvenuta il giorno di Ferragosto nel porto di Reggio durante le operazioni di soccorso a 160 immigrati, siriani ed afghani, individuati a bordo di un piccolo veliero al largo di Capo Spartivento.
“E’ un esodo di dimensioni ormai immense – afferma l’on. Nucera – che non può essere più affidato alle sole forze locali. Basti considerare che negli ultimi 40 giorni sono giunte nelle nostre coste quasi 9mila persone. Lunedì sarà a Reggio il Ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge dove riceverà il premio “donna degli abissi” da parte di una associazione culturale reggina. Al Ministro Kyenge chiediamo di far sentire forte e chiara la voce dell’Italia in Europa. L’imponente massa di extracomunitari che sta sbarcando in questi giorni sulle nostre coste non può essere più considerato un problema nazionale. L’Italia è solo terra di approdo”.
“E’ una vera e propria emergenza che va affrontata con misure di emergenza – argomenta l’on. Giovanni Nucera – Un fenomeno alimentato da organizzazioni criminali ormai impegnate nella tratta di esseri umani che speculano sul bisogno e sulla necessità di questi disperati di sfuggire da zone di guerra, da paesi dove non vengono riconosciuti diritti civili, dove la povertà diffusa fa più vittime di un’epidemia”.
“L’Italia, per la sua particolare posizione geografica al cento del Mediterraneo è diventata necessariamente una delle mete preferite delle rotte degli scafisti. Un traffico che è necessario interrompere con iniziative di carattere internazionale. Il nostro Paese sta facendo il possibile con un’organizzazione istituzionale e di volontariato esemplare. Ma la situazione non potrà essere gestita ancora a lungo. I nostri centri di accoglienza sono ormai al completo e spesso e si è costretti ad usare scuole e palestre per il primo soccorso, in attesa delle nuove destinazioni. Mi chiedo – prosegue l’on. Nucera – quale sarà il destino di queste persone, che spesso aspirano a raggiungere i paesi del Nord Europa, dove le possibilità di trovare lavoro e inserirsi nel tessuto sociale ed economico del posto sono più numerose. Ma in questo “transito” è l’Italia a pagare il prezzo più alto in termini di impegno di forze dell’ordine, economico, ed anche sociale, poiché molti clandestini diventano facile preda del lavoro nero, sottopagato e senza alcuna tutela, e della manovalanza criminale.
“Ho chiesto al Ministro Kyenge la disponibilità a partecipare ad una iniziativa pubblica, a Reggio Calabria, dove affrontare, assieme ad esperti e studiosi del fenomeno, gli aspetti giuridici sociali ed economici dell’immigrazione clandestina, per trovare soluzioni che consentano all’Italia di trattare con l’Europa e i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, prima che la situazione diventi ingestibile.
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