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“E’ appena una settimana che nell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova ha iniziato la sua missione pastorale Mons. Giuseppe Fiorini Morosini. Il nuovo presule, nel cammino già tracciato dal suo predecessore Mons. Vittorio Mondello, ha già espresso chiare le linee del suo ministero, sotto l’aspetto sociale, ma soprattutto religioso, per per rigenerare la comunità diocesana ad una rinnovata conversione”.
E’ quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera soffermandosi sull’attività di Mons. Giuseppe Fiorini Morosini a pochi giorni dal suo insediamento.
“Mons. Morosini nel suo messaggio di saluto – ricorda l’on. Nucera – ci ha ricordato le origini della Chiesa di Reggio, scaturite dal passaggio dell’Apostolo Paolo, di cui ha ripreso alcuni richiami, che ha definito basilari per la sua missione a Reggio, aprendo quella che può considerarsi la sua sfida, e quella della Chiesa di oggi alla secolarizzazione, “approdo della fine della cristianità”. Ma l’aspetto più importante della sua omelia di insediamento ha riguardato la condizione sociale “che interpella tutti”, analizzata nel contesto di una città difficile, sia sul piano del dialogo che in quello della sicurezza sociale “in cui è diffuso – ha sottolineato – il disagio di tante famiglie per la perdita del lavoro e per la crisi drammatica che viviamo”.
“Una valutazione che ha preceduto il suo monito: “Nessuna istituzione può giocare sulla pelle della gente, ma assieme bisogna impegnarsi per attenuare il disagio, procurando soprattutto il lavoro, per frenare l’emigrazione delle menti giovanili più acute”.
“Un appello che abbiamo il dovere di cogliere e fare diventare motore della nostra azione politica, avendo bene presente che, come ha precisato il nuovo Vescovo in questi giorni, gli interventi della Chiesa, soprattutto locale, sui grandi temi del territorio ‘non sono ingerenza nella vita dello Stato e delle Istituzioni pubbliche e private, ma libera espressione delle forze morali, culturali e sociali presenti sul territorio che si confrontano nel rispetto del gioco democratico”.
“E’ altrettanto importanti risultano i suoi appelli alla conversione, rivolti ai detenuti del carcere di Reggio, messo al primo posto del suo programma di visite pastorali, alla diffusione della legalità e alla lotta alla ‘ndrangheta, ‘che è impegno di fede, perché – ha ricordato l’on. Nucera riprendendo le parole di Mons. Morosini – non ci può essere testimonianza di fede se non si testimonia la legalità, rispettando quelle leggi dello Stato conformi al diritto di natura”.
“Mons. Fiorini Morosini – ha ancora affermato il Segretario Questore del Consiglio regionale – ha dimostrato la caparbietà della sua azione pastorale ponendosi come attento osservatore dei cambiamenti della comunità diocesana, non solo per denunciare le difficoltà di ordine materiale, ma anche per suggerire al Clero della sua Diocesi, così come aveva fatto nella Locride, linee di azione sociale che partendo dal Vangelo promuovono lo sviluppo dell’uomo. Certamente, Mons. Fiorini Morosini, si conferma rispettoso di tutte le Istituzioni, garantista dei diritti di ciascuno e determinato assertore dei principi della legge laica e della morale cattolica”.
“Da Presule attento e assolutamente cosciente delle difficoltà in cui spesso anche la Chiesa è portata ad operare Mons. Fiorini Morosini – ha sottolineato il consigliere regionale Pdl – ha preventivamente avvertito che è inaccettabile giudicare superficialmente l’operato di un Vescovo, perché «è riduttivo della verità ed è anche offensivo della dignità della persona».
“Sono parole e considerazioni che ci hanno convinto ad apprezzarlo, a sostenerlo, in queste sue battaglie per l’affermazione di valori e principi che guidano ed hanno guidato il nostro impegno personale e politico – conclude l’on. Nucera – Accetteremo con rispetto ogni critica che verrà da Mons. Morosini, come stimolo per il nostro lavoro e pungolo alla nostra proposta di miglioramento della società, lo sviluppo ed il benessere dei cittadini. Lo invitiamo, pertanto, ad andare avanti, deciso, sulla strada che ha tracciato e reso pubblica in questi suoi primi otto giorni di Ministero episcopale che si annuncia carico di proposte, di esortazioni, di incoraggiamento, e anche di severi moniti verso chi non dimostra di perseguire, come lui stesso ha affermato, il bene comune”.
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