Giovanni Alvaro sulla convenzione universitaria pro Ponte sullo Stretto

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ponte stretto

“Un altro importante traguardo è stato raggiunto nel percorso attuativo del Ponte sullo Stretto. Nel mentre c’è chi continua ad abbaiare alla luna, a Messina, presso il Rettorato dell’Università, si è proceduto alla firma di un protocollo d’intesa  tra le Università dell’area (quella di Messina e la Mediterranea di Reggio Calabria), la Spa Stretto di Messina, l’Eurolink (il soggetto che realizzerà l’opera), e rappresentanti del mondo politico-istituzionale.

A sottolineare l’importanza dell’avvenimento il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha ribadito “l’impegno del Governo per realizzare quest’opera, ingegnosa e foriera di vantaggi per l’intero Sud del Paese”. Il Ministro che è uno dei più convinti sostenitori del Ponte sullo Stretto ha continuato: “Il protocollo sottoscritto oggi testimonia l’importanza del Ponte non solo per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Mezzogiorno e del Paese, ma anche per l’attrazione scientifica che esso genera. Con la firma del protocollo si dà vita ad un polo scientifico, un vero centro di eccellenza cui potranno fare riferimento anche studenti, gli addetti ai lavori, gli appassionati”.

Il protocollo, che è stato sottoscritto da Francesco Tomasello (Rettore dell’Università degli Studi di Messina), Massimo Giovannini (Rettore della Mediterranea), Pietro Ciucci (AD della Stretto di Messina, nonché Presidente dell’ANAS), Michele Leone (Amministratore di Eurolink),  William Price (Amministratore Parson Italia) e Vincenzo Paradiso (Direttore Generale di Sviluppo Italia Sicilia), punta ad avviare, in sinergia, un processo di coordinamento, utilizzando, ciascuna parte coinvolta, le proprie risorse umane, le proprie strutture e le specifiche competenze.

Mentre continuano gli ultimi fuochi degli oppositori dell’opera (sempre di meno), si va avanti nell’azione preparatoria dell’avvio vero e proprio della costruzione del Ponte. Da giugno è in corso l’elaborazione del progetto esecutivo che dovrà essere redatto e consegnato entro la fine dell’anno; mentre è da dicembre che sono in corso opere per liberare le zone interessate alla costruzione dei piloni (in primis il tratto ferroviario di Cannitello); sulle due sponde da mesi si stanno completando i sondaggi geognostici indispensabili per una corretta costruzione dell’opera essendo la zona abbastanza sismica.

Ciò comunque non è ormai un grande problema dato che il sapere scientifico si è misurato, in questi anni, con la stupefacente costruzione di ponti in zone di sismicità eccezionale. Non solo le zone del tradizionale e ormai conosciutissimo Giappone, ma anche nella vicina Grecia dove si è realizzato un ponte strallato nel Golfo di Corinto lungo 2883 metri. Il ponte Rion Antirion, soprannominato Ponte di Poseidone, è stato realizzato su una faglia attivissima che ha regalato, ai costruttori ed agli ingegneri impegnati nell’opera, un battesimo incredibile, quale può essere una scossa di 6,4 gradi Richter che ha generato enorme paura ma nessun danno al costruendo ponte. La sua costruzione è comunque recente essendo stato inaugurato a meno di 5 anni dall’inizio dei lavori, con ben 4 mesi di anticipo rispetto al ruolino di marcia prestabilito.

Anche per il Ponte sullo Stretto di Messina ci sono tutte le possibilità di finire i lavori in anticipo rispetto a quanto previsto. Anche per questo la firma del protocollo d’intesa di ieri ha suscitato generale soddisfazione. Non solo Matteoli ha plaudito e riconfermato l’orientamento del Governo, ma anche Ciucci ha dichiarato che “la firma del protocollo dimostra che il progetto Ponte costituisce di per sé un grande laboratorio di ricerca con grandi vantaggi per l’Italia e in particolare per le Regioni direttamente interessate, Calabria e Sicilia, e per le relative Università. Oggi, ha continuato Ciucci, con l’avvio dei lavori, finalmente questo laboratorio prende corpo dando luogo a concrete e reali opportunità per la ricerca, la formazione, l’occupazione e lo sviluppo d’impresa”.

Il Rettore di Messina, Tomasello, ha sottolineato “la novità di una cooperazione tra le due Università che avrà sicuramente importanti ricadute su altre scelte strategiche interuniversitarie in un territorio che presenta notevoli criticità sociali ed economiche, e come tale cooperazione sarà una straordinaria opportunità offerta ai nostri giovani ed ai nostri ricercatori”.

Massimo Giovannini, Rettore della Mediterranea di Reggio ha, a sua volta dichiarato, che “il protocollo può consolidare il senso di appartenenza ad una condizione geografica unica quale l’area dello Stretto, e spinge Reggio e Messina a ragionare assieme ed a unire i propri destini. Il Ponte, ha aggiunto il Rettore Giovannini, la lenta maturazione della sua realizzazione, potrebbe contribuire a realizzare questa unione che è certo collegamento fisico, ma anche mentale, e che proietta l’area nello sconfinato mondo delle opportunità del Mediterraneo”.

La scesa in campo delle Università, comunque, è un altro formidabile tassello nel processo di costruzione del Ponte. Si evita così, tra le altre cose, di essere tagliati fuori dai processi costruttivi del Ponte che, lo si voglia o no, saranno un’occasione unica per riportare l’attenzione internazionale sul Paese e sul Mezzogiorno in ordine alla capacità di realizzare un’opera altamente complessa come l’attraversamento stabile dello Stretto.”

Comitato ‘Ponte Subito’

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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