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Il ragionamento che apre l’organizzazione giovanile del Partito Democratico a Reggio Calabria merita grande attenzione sia per l’obiettivo che questo gruppo dirigente si è preposto sia per i risultati che pian piano si stanno raggiungendo e che vogliono essere di supporto al Partito Democratico per favorire percorsi di unità,specie dopo questa fase commissariale.
La prima iniziativa svolta con il segretario nazionale dei Gd Fausto Raciti e l’ultima alla presenza di Matteo Orfini della segreteria nazionale Pd portano ad una riflessione rispetto al Partito Democratico che vorremmo realizzare in riva allo stretto.
La giovanile del Pd a Reggio Calabria non è una corrente del partito ne tanto meno è in contrasto con esso,sarebbe poco intelligente,in una fase delicata come quella di oggi,dove emerge in maniera palese il declino del berlusconismo in tutte le sue forme e dove a livello locale il “Modello Peggio” di Giuseppe Scopelliti sta emergendo per come realmente è stato,con tutti i suoi limiti esemplificati nella “mala gestio” della cosa pubblica e nello sperpero del denaro pubblico,in questo particolare contesto è chiaro che l’avversario non può e non deve essere dentro il Pd ma sta nella coalizione avversaria.
I Giovani Democratici sono quindi un laboratorio di idee e di confronto dove anche più posizioni posso convivere ma che poi si uniscono per un obiettivo comune che e’ l’elaborazione di una piattaforma politica da presentare alla città per far ritornare la “primavera” a Reggio Calabria.
L’alleanza che i Giovani Democratici vogliono sarà quindi con 5 idee da offrire al partito per essere a Reggio ed in Calabria alternativi a questo centro destra e che verranno presentate al termine della nostra campagna di ascolto.
La campagna di ascolto che stiamo mettendo in rete in tutto il territorio provinciale vuole infatti terminare con un documento politico programmatico di idee da presentare al partito,nei circoli,in tutti i territori,mettendo al centro del dibattito politico del partito questioni importanti come la sanità,il lavoro,la giustizia e aprendo una riflessione sulla forma partito e sulla presenza al suo interno della nostra organizzazione giovanile.
Ci interessano poco le questioni relative al tesseramento del PD,oggi la nostra sfida è più ambiziosa di occupare posizioni e posti utili,ambiamo ad essere al governo di questa città ,di questa provincia e del nostro paese.
La nostra battaglia,è una battaglia di valori e di principi che facciamo in maniera libera,autonoma e democratica,senza essere i peones di nessuno, lanciando una nuova generazione e un gruppo dirigente che non è solo il futuro di questo partito,ma il presente titolare di un ragionamento rispetto al percorso di rinnovamento di cui noi siamo intestatari.
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