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Continua il “tour” elettorale dei candidati sindaco Falcomatà e Dattola. Recentemente sono stati alla “Polveriera” di Ciccarello. Prima il candidato del Centrosinistra, poi quello del Centrodestra, si sono concentrati su una delle tante aree dimenticate, sia dal primo, mai visto da quelle parti quando era capogruppo del Pd al Comune, sia dal secondo, quando i suoi amici Scopelliti, Raffa ed Arena non hanno fatto nulla sebbene fossero alla guida di Palazzo San Giorgio.
Entrambi, però, dopo averla visitata, hanno sapientemente strumentalizzato l’occasione proponendo soluzioni fantasiose nel metodo partecipativo ed improbabili nella fattibilità. Il Movimento 5 Stelle prende un impegno preciso per la “Polveriera”. In primis, bonificarla nell’ampia superficie verde all’interno della quale c’è l’antica struttura militare della “Polveriera”. Questo sito, fatto cadere nell’oblio dalle precedenti amministrazioni, è da anni utilizzato come discarica di eternit, carcasse d’auto, fusti di vernice al piombo, spazzatura e quant’altro, oggi poco visibili sotto vegetazione e detriti, realtà denunciata innumerevoli volte dai residenti inermi. In questo modo si risolverebbe una questione “ambientale” ed “igienico-sanitaria” propedeutica al miglioramento del livello di vivibilità e legalità.
Il M5S non si ferma e anticipa che, come da programma, l’area di Ciccarello rientra in un progetto organico di rigenerazione urbana e tutela del territorio che lo vedrà integrato al resto della città. Insomma, le idee ci sono e i fondi comunitari anche, basta avere volontà di realizzarle secondo il principio della sostenibilità sociale, ambientale ed urbana. Un discorso, questo della “Polveriera” di Ciccarello e che tocca Falcomatà e Dattola, che vale anche per altre aree in pessime condizioni dal punto di vista ambientale, igienico-sanitario, sociale ed urbanistico che in questa campagna elettorale sono state “scoperte” dai due aspiranti sindaco che forse fino a qualche tempo fa vivevano in un altra città e che ora le stanno “conoscendo” insieme ai loro rispettivi codazzi. Ultima area visitata in ordine di tempo da Falcomatà è stata una vallata del Valanidi molto complessa e problematica.
Tra le tante questioni, Falcomatà ha evocato quello della viabilità. Come fatto dal suo amico Scopelliti che ha illuso elettoralmente gli abitanti con la promessa di un nuovo asse viario Trunca-Santa Venere appaltato per solo un chilometro e 700 metri ed oggi senza più una copertura finanziaria e trasformatosi in una mulattiera di 100 metri. Siamo sicuri che quando ci andrà Dattola anche lui parlerà della Trunca-Santa Venere. Se la “Polveriera” è stata dimenticata, invece sulla Trunca-Santa Venere c’è stata una grande presa in giro, della quale gli amici di Dattola sono stati protagonisti e quelli di Falcomatà dormienti o silenti. Entrambe le situazioni, sia quella di Ciccarello che quella della vallata Valanidi, sono indicative di una campagna elettorale fatta solo di ricerca di voti e di promesse che come abbiamo visto non verranno mantenute.
Vincenzo Giordano, candidato sindaco Movimento 5 Stelle
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