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Il consigliere regionale Giuseppe Giordano ha presentato una interrogazione a risposta immediata chiedendo chiarimenti sull’Atto Aziendale dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, adottato con delibera n° 652 del 28/06/2013, reso efficace a far data dal 01 luglio dal DPGR n° 73 del 30/05/2013, il quale non contempla l’U.O. di Ingegneria Clinica presente invece nelle precedenti versioni,e ciò nonostante la stessa sia prevista nelle Linee guida regionali per l’adozione degli Atti Aziendali proposte dal Commissario stesso con il DPGR n. 54 del 05/07/2011 e s.m.i, fino all’ultimo aggiornamento del DPGR n. 97 del 05/07/2013.
Tale decisione,sottolinea l’interrogazione ,si pone in netto contrasto con quanto richiamato dalla “Raccomandazione per la prevenzione degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali” n° 9 dell’aprile 2009 dell’allora Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e anche con il recentissimo Decreto del Ministero della Salute dell’8 febbraio 2013 concernente “Criteri per la composizione e il funzionamento dei comitati etici” che prevede di inserire la figura dell’Ingegnere Clinico all’interno degli stessi comitati. Proprio l’A.O. reggina risulta assegnataria, secondo il già citato DPGR n. 97 del 05/07/2013, di una delle tre sedi dei Comitati Etici di riferimento della Regione Calabria, al quale afferisce anche quello dell’Asp di Reggio Calabria.
Giordano evidenzia come la presenza attiva e costante all’interno delle aziende Sanitarie ed Ospedaliere di Ingegneri clinici risponde alle esigenze di una sanità moderna ,rispondente ai bisogni degli utenti, nella quale viene richiesta capacità di valutazione delle tecnologie e analisi della gestione per massimizzare l’efficienza del sistema ,tutti elementi tipici della professionalità dell’ingegnere clinico.
Per questi motivi l’interrogazione presentata intende sapere le motivazioni che hanno portato all’approvazione di un atto aziendale nel quale non è prevista l’istituzione dell’U.O. di Ingegneria clinica e ciò in palese contrasto con le linee guida regionali e se non si ritenga di adottare , anche in via di autotutela, i necessari provvedimenti per le modifiche del suddetto atto in linea con i parametri legislativi nazionali e regionali.
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