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Il consigliere regionale Giuseppe Giordano ha depositato una interrogazione a risposta immediata che affronta il disagio dei numerosi dializzati nella città di Reggio Calabria costretti a sottoporsi a dialisi in ambulatori situati nella città di Messina. Tale modalità, sostiene Giordano nella sua interrogazione, oltre che influire sulla qualità di vita degli interessati , costretti a sostenere un disagio nell’attraversamento periodico dello stretto di Messina, determina un onere finanziario supplementare a carico delle casse della regione Calabria sia con riferimento alle spese di trasporto, sia per i costi sostenuti a favore di strutture private.
L’esponente regionale evidenzia come l’insufficienza delle strutture pubbliche finalizzate al servizio di dialisi con l’esternalizzazione dell’intera filiera dei servizi nefro-dialitici ha implicazioni potenzialmente negative per l’azienda pubblica e per i cittadini, in quanto con l’esternalizzazione dei servizi il Sistema Sanitario Nazionale perde delle competenze cruciali. L’esternalizzazione dei servizi sanitari, secondo il consigliere regionale, ha senso solo quando interviene per garantire efficienza e appropriatezza a strutture pubbliche, che per qualsiasi motivo non siano in grado di assicurare questi requisiti ai cittadini, tenuto conto che l’outsourcing presenta problematicità nel rapporto costi/benefici.
Giordano ricorda come lo scorso anno si è registrato un intervento positivo sul punto , atteso che l’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli ha implementato i posti letto offrendo la possibilità a sedici dializzati di potersi curare a Reggio Calabria.In occasione della conferenza stampa dedicata a tale iniziativa lo stesso governatore Scopelliti, nella sua qualità di Commissario ad acta alla sanità, assicurò il proprio impegno al fine di raggiungere in breve tempo la piena autosufficienza evitando così che numerosi malati subiscano il disagio dell’attraversamento dello stretto di Messina e incidendo così anche sui costi accessori nascenti dal trasporto dei pazienti e sui costi nascenti dalla mobilità sanitaria passiva, ma a tutt’oggi non si registra alcun novità essendo rimasto immutato il numero dei posti letto.
Su queste basi l’interrogazione presentata intende sapere quali siano i costi di trasporto che la regione Calabria sostiene annualmente per garantire la mobilità dei dializzati verso la città di Messina nonchè le relative risorse finanziarie impegnate a favore delle strutture private che erogano il servizio, quali siano i motivi eventualmente ostativi che impediscono l’apertura di nuovi posti letto per dializzati presso l’azienda ospedaliera reggina o, in via subordinata,le cause della mancata implementazione dei turni di lavoro per rispondere alle esigenze sanitarie dei dializzati,prevedendo, in ultima analisi, anche l’utilizzo, compatibilmente con il piano di rientro sanitario, di strutture private cittadine.
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