Gioisa Jonica (RC), varie perquisizioni dei Carabinieri

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Alle prime luci dell’alba di stamane, a Marina di Gioiosa Jonica, i Carabinieri del Gruppo di Locri, con il supporto di militari del Gruppo Operativo Carabinieri “Calabria” e delle unità cinofile di Vibo Valentia, hanno effettuato un ampio, ma mirato, servizio di controllo del territorio nella zona delle locali case popolari, eseguendo numerose perquisizioni domiciliari, nonché la notifica di un avviso di garanzia, nell’ambito di un’attività d’indagine condotta della Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Carabinieri della Procura della Repubblica di Locri che mira a certificare l’esistenza di un sodalizio criminoso (in cui – a vario titolo – sono coinvolte 11 persone), finalizzato principalmente alla consumazione di una pluralità di truffe (per ora, ne sono state riscontrate 7 commesse e 2 tentate, per un valore complessivo accertato di oltre 100.000 €) poste in essere nel territorio locrideo, per la compravendita di beni di vario genere (cellulari, attrezzi e macchine agricoli, elettrodomestici, nonchè mobilio) perfezionata a mezzo di assegni contraffatti.

Il modus operandi riscontrato nei reati denunciati (approccio alla vittima, utilizzo di sim card intestate a soggetti stranieri, di documenti identificativi falsificati, di titoli di credito contraffatti, contrattazione ed accordi raggiunti per la consegna della merce acquistata) parrebbe presupporre l’esistenza di una vera e propria associazione che, pur di raggiungere gli obiettivi prefissati, ha perpetrato in maniera sistematica anche altri reati cosiddetti “scopo” (sostituzione di persona, contraffazione di titoli e documenti, ricettazione).

La fitta rete di controlli esperiti ha permesso ai militari dell’Arma di controllare una quarantina di appartamenti e di identificare oltre 200 persone, appurando che tra di esse vi era chi occupava abusivamente appartamenti di edilizia popolare, e chi, invece, ancorché ne fosse intestatario, da anni risiede al nord, dove ha trovato un lavoro stabile, lasciando disabitato l’alloggio popolare (una decina le posizioni attualmente al vaglio), come chi nascondeva in esso sostanza stupefacente, ovvero avesse allacciato il proprio contatore elettrico alla rete pubblica e chi, invece, in affitto in un appartamento di quel centro, conduceva una normale vita di relazione, ancorché fosse latitante da tempo.

In particolare:
due donne, rispettivamente, di 28 e 52 anni, entrambe intestatarie del contratto con l’ENEL, sono state denunciate per furto di energia elettrica, avendo entrambe allacciato con un by-pass il contatore del proprio appartamento (condiviso con i propri familiari) alla rete pubblica;

un 41enne è stato denunciato per detenzione illecita di sostanza stupefacente tipo marjuana, sorpreso detenerne 18 grammi, suddivisi in altrettante dosi, nascosti dietro a un battiscopa;

in un appartamento del centro di Marina di Gioiosa Jonica, è stato rintracciato e tratto in arresto Mitrea Vasile, un cuoco 40enne, di origine romena, ricercato dalle forze di polizia di tutta Europa perché gravato da una sentenza di condanna passata in giudicato, emessa il 19 dicembre 2013 dal Tribunale di Prahova (ROM), per tentato omicidio aggravato per cui era stato emesso mandato d’arresto europeo. In particolare, il soggetto, il 2 ottobre 2010, ha tentato di uccidere un connazionale per futili motivi, utilizzando un bastone in legno. Al momento dell’intervento dei militari dell’Arma, l’uomo non ha opposto resistenza e, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dei Magistrati del locale Tribunale, per la conseguente consegna all’Autorità Giudiziaria romena.

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Author: Francesco

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