Gioiosa Jonica, Logozzo su disagi dei disabili

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Vincenzo Logozzo, Presidente consulta delle associazioni del Comune di Gioiosa Jonica:

La Consulta delle Associazioni del Comune di Gioiosa Jonica, tramite l’associazione CommaTre di Simona Coluccio, aggiungendosi alle altre autorità e soggetti che si interessano del caso, sta svolgendo una azione di sensibilizzazione verso le autorità competenti per la soluzione dei disagi in cui versano le persone curate nel Centro di Recupero Neurologico di Locri, dal momento in cui l’ASP non ha confermato o prorogato l’incarico dell’assistenza di base alla cooperativa che da dieci anni provvedeva con cura ed efficacia.

I diversabili, dopo la nostra visita alla struttura, ci hanno scritto due accorate lettere ed in nome loro abbiamo iniziato una intensa campagna mediatica di informazione e sensibilizzazione, interessando e scrivendo alle autorità che hanno il potere di decidere.

Non ci sono state risposte nemmeno dopo che abbiamo diffuso gli appelli del Vescovo, dell’UNITALSI, della Coop. Sollievo e dell’assessore regionale Federica Roccisano.Il Vescovo ha parlato di diritti negati.

L’UNITALSI, che in modo encomiabile sta svolgendo volontariato, tramite Francesco Macrì ha descritto le brutte condizioni di vita in cui si trovano i diversabili per la mancanza di assistenza ed ha affermato che si sta facendo violenza verso queste persone; la Coop. sollievo, tramite il responsabile Giampiero Lombardo, si è dichiarata pronta, malgrado avanza sei mensilità di pagamento competenze da parte dell’Asp, a
svolgere volontariato gratuito; l’assessore regionale Federica Roccisano ha assicurato il suo impegno verso le istituzioni competenti.

Possibile che davanti a tanto palese bisogno dei diversabili gravi, chi ha il potere di fare tergiversa e cavilla burocraticamente? Allora la conclusione non può essere che quella scritta dai diversabili Giacomo, Cinzia, Saverio, Pietro e Antonella: “trattati come esseri di scarto”; “siamo stati bene e felici, ora noi siamo di nuovo orfani” .

E’ disumano quello che non si sta facendo o meglio quello che si sta facendo malamente. Eppure la struttura è bella, con ampi spazi, ben tenuta, ma le strade di accesso fanno letteralmente “schifo”, sono indecenti. Sembra proprio che si sia voluto isolare queste persone in un “isolotto” in cui viene messo in difficoltà l’accesso stradale. Anche questo è un problema da risolvere.

La Consulta però non si ferma  e proprio in questi ultimi giorni ha cercato “alleanze” tra le altre associazioni, ottenendo l’adesione dell’Associazione ADDA di Vito Crea, di Cosimo Romeo con la sua associazione, coinvolgeremo le altre Consulte come quella di Siderno, il Movimento Giovanile della Locride, la stessa UNITALSI, le altre associazioni della Locride e del territorio di Rosarno, con particolare riferimento a “Patto di solidarietà”.

Ma sopratutto attraverso il suo Vice Presidente avv. Giacomo Saccomanno, si è mossa l’organizzazione nazionale FIABA (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche).  Come dire Locride, Piana e Organizzazioni Nazionali unite verso una azione comune a favore di queste persone disabili. E quindi si prepara il terreno per una eclatante manifestazione di protesta e di sostegno.

Un’altra iniziativa concreta messa in campo dalla Consulta, d’intesa con Comma Tre e UNITALSI, è quella di far passare ai nostri diversabili qualche ora di gioia, di svago e di sorrisi con le animazioni dell’Associazione “Baby Smile” di Francesca Crimeni e Raffaella Pilinda Lombardo, associata della Consulta.

Intanto oggi, con una email, abbiamo riproposto il caso al Commissario Massimo Scura chiedendo di risolvere il problema con la necessaria urgenza. Del caso sono a piena conoscenza e sono stati interessati diversi
deputati e senatori nonchè tutti i consiglieri regionali, tramite l’ADDA.

Anche noi, come ha già fatto l’UNITALSI, vogliamo evidenziare il grande esempio umano e professionale del Dott. Fortunato Violi, responsabile della struttura, che oltre a fare il medico fa anche l’inserviente, dà da mangiare ai ragazzi, li lava, li pulisce, li veste, li mette a letto.

Almeno fino a qualche giorno fa, fino a che le forze hanno retto costringendolo poi a sottoporsi ad un urgente intervento chirurgico. Ma siamo certi che riprenderà con lo stesso ritmo e lo stesso amore di prima  l’opera verso i suoi “figli”. Ma non lasciatelo solo, poteri decisionali dell’ASP!”.

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