Gioia Tauro, un botta e risposta sulla mafia. Presentato il nuovo libro di Bolzoni

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di Raffaella Caruso

Non un romanzo, ma un botta e risposta sul tema della mafia, sviscerato in tutti i suoi innumerevoli volti. “Faq mafia”, è questo il titolo del nuovo libro di Attilio Bolzoni, firma del quotidiano “Repubblica” ed esperto di criminalità organizzata, in particolare di quella siciliana. Ieri a Gioia Tauro, a Palazzo Fallara, si è svolta la presentazione di questo ultimo lavoro, sfornato da un’attenta analisi su un tema che è tanto delicato e ancor più attuale.

<< Un’occasione di riflessione su una questione di grande importanza, per la cittadinanza di Gioia Tauro, che si concede un momento di grande spessore culturale, sebbene in un periodo complicato quale quello che sta vivendo>>. Così definisce l’evento Francesco Toscano, moderatore del dibattito. A passarsi la parola intervenendo sul tema insieme a Bolzoni, Gioacchino Genchi, vice questore a Palermo, il giornalista Giuseppe Baldessarro e il giudice Romano De Grazia. Dopo una introduzione del generale Angelo Pellegrini, che ha ringraziato Bolzoni per la sua presenza e ne ha ribadito la profonda cultura antimafia, il primo ad entrare nel vivo della discussione è stato lo stesso autore. Dopo un primo racconto delle esperienze vissute nell’ambito, Bolzoni ha esposto il percorso di Cosa Nostra dai primi anni Ottanta, passando per le uccisioni di Falcone e Borsellino, per giungere agli eventi succedutisi più recentemente, come l’arresto del boss Provenzano.

A prendere la parola è stato poi il vice questore Genchi: << Questo libro raggiunge una perfezione di sintesi e lo fa in maniera chiara e precisa, per tutte le generazioni- ha affermato-, Bolzoni usa la testa e i suoi lavori sono punto di riferimento per la formazione di molti giornalisti>>. Proseguendo, ha poi espresso la sua speranza affinchè in meno di un mese si possano chiudere alcuni casi importanti ancora aperti. << L’ammissione degli errori compiuti sarebbe un primo passo verso la verità, per la Calabria>>, ha concluso. La riflessione in merito alla criminalità organizzata nell’ambito calabrese ha preso corpo nelle parole del giornalista Baldessarro, che sull’esempio di Bolzoni ha esposto un excursus degli eventi di matrice ndranghetista verificatisi negli ultimi mesi, mettendo in luce una certa somiglianza tra il clima nella Sicilia di fine anni Ottanta e quello nella Calabria dell’ultimo anno. Il dibattito è andato avanti tra le riflessioni degli ospiti. In particolare Genchi ha lanciato una sorta di appello: << Isolare la ndrangheta dalla società civile e fare sì che si esplichi una giustizia non solo orizzontale ma anche verticale, nei confronti dei vertici>>.

A concludere la discussione l’amara constatazione del giudice De Grazia, che ha sottolineato “il degrado delle istituzioni, in particolare quella giudiziaria”, e un confronto tra le domande del pubblico e le risposte degli ospiti che sono intervenuti alla presentazione del libro. Immancabili l’intervento e i ringraziamenti del sindaco Renato Bellofiore

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