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di Gianfranco Marino
Soddisfazione viene espressa attraverso una nota ufficiale inviata alla stampa dal Vice presidente Nazionale di Confcommercio Giovani Imprenditori Giuseppe Pedà, all’indomani dell’incontro tenuto ieri presso la sede di Palazzo Campanella concluso dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Sul tavolo della discussione l’importante tema dell’Area Portuale di Gioia Tauro. “Esprimiamo soddisfazione – dice nella nota Pedà – per l’unità d’ intenti che il Consiglio Regionale ha trovato su un tema così importante come lo sviluppo del porto di Gioia Tauro e della sua area industriale. Abbiamo seguito ieri con interesse lo svolgimento dei lavori a Palazzo Campanella ,i vari interventi dei consiglieri e l’interessante relazione finale del Governatore Giuseppe Scopelliti. Condividiamo molte delle proposte emerse: riduzione sostanziale delle tasse d’ancoraggio ,misura che anche per quest’anno sembra ormai certa con l’approvazione nel decreto Milleproroghe ,ma di uguale importanza le riduzioni delle accise sui carburanti e l’introduzione di una fiscalità di vantaggio per chi opera nell’aerea industriale. Tutto ciò faciliterà la realizzazione dell’Accordo di Programma Quadro che attraverso il potenziamento della capacità portuale e l’ implementazione del sistema intermodale retro portuale con la realizzazione di un Gateway integrato nel sistema ferroviario nazionale, creerà i collegamenti necessari per un Polo Logistico all’avanguardia con la domanda del mercato internazionale . Siamo convinti che sia arrivato il momento per accelerare tutti processi istituzionali ed economici attorno a questo grande Hub proprio per la sua posizione strategica e l’affidabilità che può avere un porto italiano,rispetto ad esempio ad un concorrente egiziano quale Port Said, viste le “turbolenze politiche” che in questo periodo attraversano l’Egitto. A nostro avviso – conclude Pedà – bisogna intervenire anche sulla zona industriale ormai da tempo abbandonata,rilevando dal ministero dell’Economia i capannoni nuovi e completamente vuoti mai utilizzati costruiti con le varie provvidenze statali ex legge 488/92 e creando magari sul riuscito modello Polacco una sorta di grande incubatore d’impresa per microaziende in fase di start up o di riconversione”.
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