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I Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro, nella giornata di ieri 20 ottobre, hanno rinvenuto, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, una piantagione di marijuana del tipo “olandese nana” composta da circa 160 piantine messe a dimora in un terreno incolto sito proprio al centro di Gioia Tauro, la cui proprietà è in corso di accertamento.
Le piantine, che venivano irrigate a mano, erano alte dai 5 ai 30 cm e una volta immesse nel mercato avrebbero fruttato ai “coltivatori” un ingente profitto nell’ordine al dettaglio di 50.000 Euro.
Il rinvenimento si inquadra in un’ampia attività di prevenzione e contrasto che l’Arma sta svolgendo in particolare nella piana di Gioia Tauro, infatti, i Carabinieri della Tenenza di Rosarno unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori:
– lo scorso 16 ottobre, al termine di perquisizione domiciliare, hanno tratto in arresto un 22enne, ritenuto responsabile del reato di coltivazione di sostanza stupefacente poiché trovato in possesso di due piante di cannabis indica, del tipo marijuana, dell’altezza di mt. 1,50 circa, in pieno stato vegetativo per un peso complessivo di kg. 1,2;
– mentre lo scorso 13 ottobre hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palmi, un 36enne, già noto alle FF.OO., resosi responsabile dei reati di concorso in coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente, per fatti commessi a Rosarno, fino al 31 maggio 2014.
Tale provvedimento cautelare si inquadra nell’ambito della più vasta Operazione convenzionalmente denominata “RASTA” che scaturì dal rinvenimento, il 31 maggio 2014 a Rosarno, di un capannone abusivo, completo di impianto di irrigazione ed elettrico (realizzato, con violenza sulle cose, mediante allaccio abusivo alla rete pubblica), con all’interno 184 piante di cannabis indica per un totale di circa kg. 90 di sostanza stupefacente e kg. 1,6 della medesima sostanza stupefacente essiccata e già confezionata per la vendita.
Nella circostanza furono tratte in arresto quattro persone e deferite in s.l. altre due per i reati di concorso in furto aggravato di energia elettrica e coltivazione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
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