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Finalmente, oggi, presso la Presidenza della Giunta Regionale della Calabria si tornerà a parlare del porto di Gioia Tauro; il SUL auspica che la progettualità si concretizzi e che venga messa la parola fine alla politica dello scarica barile. In ballo non c’è soltanto l’ambizioso APQ per il “Polo Logistico Intermodale di Gioia Tauro”, ma anche cifre importanti presenti nell’Asse ‘Reti e Collegamenti’ dove si pensa di valorizzare i Porti di Crotone e Corigliano, quello di Vibo Valentia, i tre Aeroporti calabresi e le Piattaforme Logistiche di Gioia Tauro e Lamezia.
È ora che si passi alla fase attutiva e che si intervenga per far rientrare nel Piano Nazionale della Logistica il Porto gioiese. Perdere ancora tempo significherebbe agevolare le logiche delle lobby portuali del nord Italia e di RFI che sono impegnati nello sviluppo dei porti di Trieste e Genova a danno del nostro scalo.
Dobbiamo intervenire sul fronte logistico e del retro porto creando condizioni di attrazione per le imprese. Dobbiamo affidare ad un unico soggetto la gestione dell’intera area portuale, nella speranza che la Regione e l’Autorità Portuale acquisiscano l’autorevolezza per gestire il confronto con tutti i soggetti interessati che ne vorranno far parte senza favorire discriminazioni e/o visibilità che a nulla servono in questo momento critico che stiamo attraversando.
Quando si favoriscono le discriminazioni, infatti, è un palese segnale di debolezza delle Istituzioni e di chi li rappresenta. Al porto di Gioia Tauro, alla Piana e alla Calabria non serve più questo modo di fare e non si può tollerare che si continui con la demagogia. Oltre all’abbattimento delle tasse di ancoraggio, serve una politica decisa e pragmatica che favorisca la diversificazione delle attività nell’area portuale attuando condizioni di fiscalità vantaggiose per nuovi insediamenti ad alto tasso occupazionale.
Domani, (oggi per chi legge), in Regione i rappresentanti del SUL chiederanno con forza, a prescindere da inutili divisioni ed esasperati campanilismi anche sul fronte sindacale che non portano da nessuna parte, un impegno concreto e reale della politica calabrese per lo sviluppo dell’area portuale di Gioia Tauro nella consapevolezza che qualora non si dovesse passare alla fase realizzativa saremo costretti ad evidenziare con azioni sindacali l’inerzia delle Istituzioni ed il fallimento della politica calabrese.
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