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Grande partecipazione degli olivicoltori, degli operatori e degli studenti all’iniziativa organizzata dall’ARSSA e dall’Università Mediterranea Facoltà di Agraria tenutasi ieri a Gioia Tauro presso il Centro Sperimentale Dimostrativo dell’ARSSA.
Durante la manifestazione è stata utilizzata una macchina innovativa per la raccolta delle olive in un oliveto superintensivo non più allevato secondo schemi tradizionali ma simile ad un impianto di frutticoltura.
Per la realizzazione dell’oliveto superintensivo (circa 1500 piante per ettaro) sono state impiegate cultivars nuove con contenuto vigore vegetativo allevati in lunghi filari simili ad una siepe: l’Arbosana e l’Arbequina di origine spagnola e la Koroneiki di origine greca.
Il programma di sperimentazione è iniziato nel 2006 e dopo anni di studi e ricerche dà oggi nuove risposte e indicazioni in materia di innovazioni tecnologiche in olivicoltura, un modello differente di coltivazione dell’olivo che rappresenta una grande sfida nella piana di Gioia Tauro.
Prima della prova in campo, hanno presentato i lavori il Direttore del CSD Vincenzo Cilona e i rappresentanti dell’Università Mediterranea Giovanni Agosteo, Rocco Mafrica e Bruno Bernardi e in seguito ai saluti istituzionali di Antonio Leuzzi dell’ARSSA e del sub commissario liquidatore Giuseppe Musco è stata effettuata, per la prima volta in Calabria, la prova di raccolta con macchine scavallatrici, coordinata da Aldo Cannizzaro del CSD di Gioia Tauro.
L’importante manifestazione si è conclusa presso la sala panel del C.S.D. con delle degustazioni guidate di oli extravergine di oliva prodotte dalle cultivars oggetto della sperimentazione a cura dell’esperto panel Vincenzo Melissari.
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