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Nonostante l’importanza ed il ruolo strategico dell’ospedale Civile Giovanni XXIII di Gioia Tauro sia unanimemente riconosciuto, come dichiarato dagli organi regionali preposti, l’Amministrazione Comunale della città riscontra un atteggiamento di persistente inerzia ed irrazionale noncuranza da parte dell’Ente proprietario.
Valga, tra tutti, come esempio di tale ingiustificato lassismo, lo stato di abbandono delle aree prospicienti il nosocomio, che, malgrado le reiterate richieste e diffide, anche formali, indirizzate all’ASP 5 di Reggio Calabria per ultime quelle dei giorni 4 e 11 maggio 2010, permane in condizioni del tutto inadeguate all’intero decoro cittadino e, in particolare, alla vocazione intrinseca della struttura, atta alla cura ed alla tutela della salute.
Un segnale di attenzione verso il Giovanni XXIII, che appare doveroso più che auspicabile, varrebbe anche a concretizzare, finalmente, da parte dell’ASP 5, un primo atto concreto a dimostrazione di un interesse effettivo nei confronti del nosocomio, sul quale ha competenza per legge.
Spiace all’Amministrazione di dover, invece, riscontrare sistematicamente la necessità di dovere sollecitare interventi ai quali l’Azienda Sanitaria dovrebbe piuttosto far fronte in modo del tutto autonomo e spontaneo.
E’ impensabile che la struttura ospedaliera più vicina ad uno dei più grandi porti di transhipment del Mediterraneo – che, per le sue stesse attività, rappresenta una vera e propria “polveriera infortunistica” – continui ad essere trascurata, quasi che se ne potesse fare a meno, ponendo a rischio la vita di migliaia di persone, mentre, in attesa della realizzazione del Policlinico della Piana (Ospedale Unico), l’utenza del comprensorio è costretta a peregrinare tra le varie strutture decentrate – figlie di una politica insana orientata a favorire inutili, anacronistici e pericolosi campanilismi – usufruendo di un’offerta assolutamente frammentaria e deficitaria che tanto male ha fatto alla sanità dell’intera regione.
L’Amministrazione in carica ribadisce il suo più convinto intento di evitare il perseverare del protrarsi di tali insani ed incoscienti atteggiamenti, attraverso un’azione di controllo, di denuncia e di impulso politico protesa a rimettere al centro delle decisioni da prendersi esclusivamente la persona bisognosa di cure, alla quale deve essere garantito a tutti i costi il rispetto del diritto alla salute, bene di primaria importanza che non può essere assolutamente oggetto di ipoteche e compromessi di sorta.
Renato Bellofiore Sindaco di Gioia Tauro
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