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Per la costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro è vergognoso che il governo Monti abbia superato con uno stratagemma il veto negativo alla realizzazione dell’opera che per ben due volte è stato posto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ed al contempo bypassato la nostra contrarietà, unita a quella di tanti movimenti e soggetti della società civile che da anni anni si battono per evitare l’ennesimo danno, oltre che beffa, per il nostro territorio.
Questa e non altra è la vera colonizzazione del sud da parte dei poteri politici forti e della grande finanza che da qualche anno governa il paese.
E’ bene ricordare e sottolineare che i due pareri negativi alla realizzazione del rigassificatore di Gioia Tauro non erano stati di tipo ideologico, ma basati su considerazioni strettamente tecniche, pervenute dopo studi approfonditi.
Era stata riscontrata una mancanza di adeguati studi e approfondimenti tecnici da parte della LNG sulla vulnerabilità sismica dell’opera, mancanza inammissibile per una struttura dall’altissimo potenziale di rischio per la sicurezza delle popolazioni residenti e soprattutto per la sua collocazione in una delle aree in Italia a più alto rischio di eventi tellurici, come l’area di Gioia Tauro.
Si è deciso quindi, a prescindere anche dal buon senso che dovrebbe in ogni caso animare chi è favorevole alla costruzione dell’opera, di procedere incuranti della salute e dell’incolumità dei cittadini, fattori giudicati evidentemente secondari e di poco conto rispetto alla logica che si preoccupa esclusivamente del profitto di gruppi privati.
Il sindaco di Gioia Tauro, la prima città della provincia, e gli altri sindaci vengono tenuti all’oscuro di tutto e gli viene negata persino la visione della documentazione prodotta per l’adeguamento richiesto dal Consiglio Superiore dei lavori pubblici, come avvenuto in seguito alla richiesta da me personalmente avanzata alla LNG che vorrebbe procedere alla costruzione. Trasparenza e garanzia per i cittadini sono termini, se non sconosciuti, sicuramente di difficile comprensione per chi è intenzionato a imporre a un territorio, che si è già apertamente dichiarato contrario, la costruzione del rigassificatore. Ricordo a tutti che l’intero consiglio comunale di Gioia Tauro, convocato dal sindaco, già da tempo ha revocato all’unanimità il precedente parere favorevole del 2005 ed ha deliberato ufficialmente la sua contrarietà alla realizzazione del rigassificatore, perchè considerato l’ennesimo ecomostro nella città del porto ad alto rischio per la salute e per la sicurezza dei cittadini.
Ribadisco il mio impegno, quello della mia amministrazione e dei movimenti “cittadinanza democratica” e “lista Bellofiore” nel mantenere alta l’attenzione sulla problematica e nell’operare con tutti i mezzi a nostra disposizione – ha dichiarato il sindaco Renato Bellofiore – ma al tempo stesso devo necessariamente fare un appello a tutti i soggetti politici nazionali e regionali impegnati nella campagna elettorale del prossimo febbraio che li porterà a rappresentarci a Roma, perché è evidente che alla fine è lì che si decide il nostro destino. Una situazione così sentita, di tale importanza e gravità non può e non deve essere essere più ignorata né sottovalutata.
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