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Il Comitato Spontaneo di Cittadini per la tutela dell’ambiente della Piana e della Costa Tirrenica si è riunito presso il Comune di Gioia Tauro per eleggere gli organi rappresentativi e per stabilire le strategie da intraprendere per affrontare l’emergenza dell’inquinamento dei fiumi e della costa tirrenica.
A rappresentare il Comitato è stato nominato Giacomo Saccomanno, quale presidente, e Domenico Savastano, quale vice presidente. Germana Loiacono, invece, è stata nominata Coordinatrice, con i poteri organizzativi e di funzionamento del comitato; nel mentre, Maria Teresa Mercuri è stata incaricata di gestire la segreteria. La sede del Comitato è stata fissata in Gioia Tauro preso la sede Comunale sita in Piazza Municipio.
Il Comitato ha anche stabilito di richiedere alla Regione Calabria, Assessorato all’Ambiente, copia di tutta la documentazione esistente e riguardante gli studi ed i progetti che hanno interessato i problemi della Piana e che non sono stati mai realizzati. Ciò al fine di poter predisporre, con i professionisti aderenti al Comitato, Ing. Domenico Nucera, Arch. Emanuele Miano, Ing. Daniela Naso, Ing. Domenico Cento, una progettazione generale e definitiva per porre rimedio all’inquinamento proveniente dal Fiume Mesima e Petrace. Dagli accertamenti eseguiti dallo stesso Comitato è, infatti, emerso che i predetti fiumi sono interessati dagli scarichi fognari di diversi Comuni posti a monte degli stessi e, principalmente, da quelli industriali di lavaggio e lavorazione degli inerti. Tali attività, oltre quelli degli altri impianti esistenti, specialmente negli affluenti Marepotamo e Torbido, creano un inquinamento pesante rendendo l’acqua degli indicati corsi d’acqua fangosi e di un colore marrone intenso.
Per tali ultime questioni, il Comitato ha dato incarico al Presidente di chiedere, con urgenza, agli organi competenti (Forze dell’Ordine, Magistratura, Regione, Provincia) di intervenire immediatamente per porre fine a questo stillicidio di illegalità che, da anni, sta rovinando l’economia e l’ambiente del territorio pianigiano. Una situazione anomala e non più sopportabile, non potendosi tollerare che per interessi di pochi si possa distruggere l’ambiente ed il turismo locale. Saccomanno e Savastano, rappresentanti del Comitato, hanno affermato che lo stesso è aperto a tutti coloro che vogliono dare un contributo fattivo al proprio territorio e che, comunque, si farà di tutto per porre fine all’avvelenamento dei corsi d’acqua ed alla indifferenza di coloro che dovrebbero controllare e tutelare la natura ed i cittadini.
Afferma, ancora, Saccomanno “che non è possibile che fatti così eclatanti e visibili siano quasi ignorati dalle Forze dell’Ordine e dagli organi preposti al controllo, che consentono un inquinamento così dannoso da interessare una vasta area della Piana. Certamente, il Comitato spingerà tutti coloro che devono intervenire a fare il proprio lavoro fino in fondo, senza se e senza ma. L’ambiente e la salute sono elementi fondamentali per la vita e la stessa esistenza del genere umano ed animale e, quindi, è dovere di tutti di assumersi tutte le responsabilità per attivare i meccanismi di controllo e denuncia che la legge impone. Su tali temi, se non dovessero esserci delle risposte concrete ed a breve, il Comitato chiamerà a raccolta i cittadini per attivare tutte quelle forme di protesta riconosciute legittime e possibili”.
Giacomo Saccomanno
(Presidente del Comitato Spontaneo)
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