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Il d.lgs 27 ottobre 2009 n. 150, art. 53, 1 bis così recita : “ Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni.”
La giunta comunale sopprime la dirigenza (Mezzatesta e Laterra) e declassa il comune, dice, per risparmiare. Ma le strutture direttive apicali devono avere un responsabile. Il sindaco crea 7 posizioni organizzative apicali. Manca ancora il responsabile della ragioneria, organo fondamentale dell’ente. La giunta delibera (N. 210 del 13/10/2011) di assumere un funzionario amministrativo contabile mediante concorso (categoria D3). Il responsabile del settore, con determina n. 27 del 22/11/2011 approva il bando (laurea in economia e commercio) e avvia le procedure che si concludono l’8 gennaio 2012. L’ente, prima di procedere, deve per legge accertare se sono pervenute domande di mobilità. C’è una domanda e il richiedente possiede tutti i requisiti di legge previsti dal bando.
Torniamo indietro : il 23/12/2011, con delibera n. 253 la giunta sopprime il VII settore, risorse umane, e lo accorpa al servizio finanziario. Il funzionario (D3 VIII livello) che aveva fatto quel bando viene degradato e perde la posizione apicale.
Il 31 gennaio 2012, con delibera di giunta n. 24, viene sospeso il concorso perché, evidentemente, le risorse umane sono più importanti del bilancio e appare pacifico che bilancio e risorse umane possano essere diretti anche da un laureato in legge ( che non ha mai capito ne’ studiato nulla di ragioneria e materie tecniche). Questo il senso che si evince dalle motivazioni.
30 marzo 20/10/2012. Il concorso è sospeso? Delibera di giunta n.64: viene prontamente revocato perché un sindacato, la CGL, ha lamentato la mancata informazione: E cita l’art. 8 del contratto nazionale della categoria. Peccato che l’art. 8 citato riguarda una fattispecie completamente diversa. Quella relativa al caso di specie riguarda invece il famoso decreto Brunetta (d.lgs 150/2009) che modifica il d.lgs n. 165/2001 e che all’art. 5 comma 2 così recita: “ Nell’ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all’art. 2, comma 1, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri dal privato datore di lavoro, fatta salva la sola informazione ai sindacati, ove prevista nei contratti di cui all’art. 9. Rientrano, in particolare, nell’esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel rispetto dei principi di pari opportunità nonché la direzione, l’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici.”
La ciliegina. Delibera di giunta del 13 aprile 2012: la giunta, rectius il sindaco, annulla la procedura di mobilità. La competenza in materia, ma le leggi relative risalgono agli anni 90’, appartiene ai dirigenti. La giunta ha il potere di indirizzo. No. La giunta Bellofiore annulla e da mandato al responsabile di annullare. Ancora: il sindaco chiama i 12 funzionari comunali di categoria D3 (VIII livello) e chiede loro la disponibilità ad occupare quel posto (responsabile ragioneria) spiegando che si tratta di un ruolo molto delicato e difficile. I funzionari gli firmano la rinuncia, che era già prestampata a cura del sindaco. A questo punto viene affisso l’avviso di selezione interna alla quale partecipano 2 dipendenti di categoria C (VI livello), di cui una interna al servizio ragioneria, laureata in economia e commercio con 12 anni di permanenza nel medesimo ufficio; l’altro dipendente, anzianità di poco inferiore, laurea in giurisprudenza, dirigente sindacale CGIL, in servizio presso l’ufficio legale dopo una breve permanenza nell’ufficio tributi. Il dirigente arzigogola e conclude che è più meritevole la dipendente laureata in legge, forse anche per l’esperienza di dirigente sindacale ( che però non viene menzionata ma che è di impedimento dirimente alla nomina). Il sindaco, con proprio decreto ( 8 maggio 2012) conferisce alla dipendente Scarcella Simona, laurea in legge, VI livello, dirigente sindacale, la responsabilità della ragioneria e delle risorse umane. I fondi? Ci sono quelli delle risorse umane, il cui responsabile, VIII livello, era stato recentemente e opportunamente declassato.
Ma non è finita. Il d.lgs 150/09, meglio conosciuto come legge Brunetta, all’art. 53, comma 1 bis così recita: “ Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni.”
La prossima puntata la dedicheremo al bando per il reclutamento di 6 vigili urbani a tempo determinato per mesi tre.
I SOLITI CONSIGLIERI DI MINORANZA
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