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Ho appreso questa mattina – con sdegno ma certamente non con stupore – che presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gioia Tauro ben cinque cittadini erano da ore in attesa di avere i risultati delle analisi per valutare la presenza di enzimi ( e quindi a fronte di un potenziale rischio di infarto) i cui prelievi erano stati inviati al nosocomio di Polistena atteso che a Gioia Tauro non vi erano i reattivi necessari ad ottenere i responsi di laboratorio!!!!!
Recatomi personalmente presso la struttura ospedaliera ho potuto constatare, oltre tale situazione, lo stato di assoluta incuria e degrado nel quale versa tutto il giardino interno: cumuli di rifiuti ed erbacce, in spregio alle più elementari regole di igiene ma anche di decoro.
Tale situazione è insostenibile: da mesi questa Amministrazione Comunale denuncia incessantemente lo stillicidio sanitario al quale sono costretti i nostri cittadini e tutta la Piana di Gioia Tauro.
E qui non stiamo parlando solo dei “viaggi della speranza” verso gli ospedali del Nord Italia, che ormai chiunque si trovi ad affrontare una situazione delicata deve affrontare .
A Gioia Tauro non si riesce a garantire neppure il soccorso primario in casi di estrema urgenza: e successo qualche mese fa con un pedone vittima di un sinistro stradale costretto a ricorrere ai carabinieri dopo avere atteso per ore l’arrivo dell’ambulanza, succede oggi quando il laboratorio di analisi di un ospedale che opera in Pronto Soccorso e che – evidentemente – non ritiene l’infarto uno stato patologico al quale riconoscere primaria considerazione, non è in grado di effettuare una semplice analisi del sangue e i cui risultati possono rappresentare la salvezza per una vita umana.
Ora basta!!!! Non siamo disposti a tollerare che l’inadeguatezza delle scelte amministrative commesse sino ad oggi costi la vita di uno dei nostri cittadini.
Per questo ritengo che il Commissario Straordinario dell’ASP 5 , dott. Squillacioti, e il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Gioia Tauro, dott. Mamone debbano presentare immediatamente le loro dimissioni: è un atto dovuto verso tutti i cittadini della Piana mortificati nella loro dignità e nel diritto sacrosanto ad essere tutelati nel valore fondamentale della salute.
Non abbiamo bisogno di nuove tragedie per sentire la necessità di battere i pugni contro questa vergogna che – nell’indifferenza di tanti – è perpetrata sotto i nostri occhi .
Non possiamo accettare, tutti i giorni, di raccogliere nel silenzio e nella rassegnazione le proteste accorate e drammatiche di chi ha bisogno di aiuto e non trova cure, assistenza dignitosa, sostegno sanitario.
La nostra è una denuncia che non si fermerà certamente oggi. Ritengo infatti che il prezzo da pagare è troppo alto per consentire che continui il tempo delle promesse.
Mi rivolgo pertanto a tutte le Autorità preposte, politiche e giudiziarie, affinchè si adottino concretamente tutti provvedimenti necessari a far sì che fatti vergognosi come quelli di oggi non si verifichino mai più.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Componente Comitato Locale UDC
Domenico Cento
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