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Scarcerato Francesco Cacciola (nato e residente a Rosarno) , il quale venne tratto in arresto lo scorso 15.1.2015 dai Carabinieri di Rosarno per il presunto coinvolgimento in vicende afferenti armi e droga.
Gli Agenti operanti lo avevano trovato in possesso di una pistola semiautomatica ritenuta clandestina (con relative munizioni) e con circa 115 grammi di sostanza stupefacente, il tutto custodito all’interno del garage della sua abitazione.
Gli agenti dunque procedevano all’immediato arresto, convalidato poi dal Il Gip del Tribunale di Palmi (dottor G. De Gregorio), il quale disponeva altresì la custodia cautelare in carcere.
Il legale del Cacciola – Avv. Mimmo Infantino – segnalava l’insussistenza della gravità indiziaria sulla clandestinità dell’arma e sul reato di ricettazione “alleggerendo” di gran lunga la posizione del suo assistito.
A circa 2 mesi e mezzo dall’arresto, lo steso difensore depositava istanza di sostituzione misura dimostrando come alla luce dei principi fissati anche di recente dalla Cassazione e sulla scorta delle modifiche di recente introdotte al Codice di procedura penale, la misura idonea e proporzionata al caso fosse quella degli arresti domiciliari.
Lo stesso Gip del Tribunale di Palmi (dottor G. De Gregorio) – condividendo le argomentazioni dell’Avv. Mimmo Infantino, ha accolto l’articolata istanza difensiva e per l’effetto in data odierna ha disposto in favore di Cacciola Francesco la sostituzione della misura custodiale in carcere con l’applicazione di quella meno afflittiva degli arresti domiciliari.
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