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Rimaniamo stupefatti ed allibiti dal tenore delle dichiarazioni rese, appena qualche giorno addietro, da un rappresentante dell’istituzione provinciale, che, attaccando l’operato della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, ha sostenuto la causa dei pescivendoli abusivi, in spregio alla cultura della legalità ed ai diritti sacrosanti dei lavoratori dello stesso settore che, con grandi sacrifici, pagano le tasse.
A nostro parere, l’attività delle istituzioni a repressione del commercio abusivo – e, in generale, dell’illegalità, ovunque essa si manifesti – lungi dall’essere messa in discussione, va, al contrario, apprezzata e sostenuta, soprattutto dai rappresentanti politici, tenuti – proprio in virtù del loro compito – ad essere esempio e baluardo di legalità.
Proprio per questo, l’atteggiamento tenuto dal suddetto rappresentante non può che essere apertamente criticato. Egli fa indubbiamente bene a rimarcare che il lavoro è un diritto di tutti, ma sia chiaro, il lavoro legale! Le regole imposte da espresse norme di legge, finché vigenti, vanno rispettate – a prescindere dal fatto che piacciano o non piacciano.
Ricordiamo, infatti, che esse sono concepite al fine di regolamentare – onde migliorarli – gli aspetti della vita ai quali si riferiscono.
Nel caso di specie, la normativa sul commercio – anche sul commercio ittico – mira a disciplinare quell’attività, a tutela degli interessi dei commercianti regolari del settore, dei cittadini acquirenti – che comprano prodotti ittici trattati nel rispetto delle norme igieniche e, dunque, vengono tutelati rispetto ad eventuali rischi – e dello Stato stesso, che si giova delle entrate previste sull’attività.
Spieghi chi tanto si preoccupa dei diritti degli abusivi – la maggior parte dei quali quotidianamente vengono a Gioia Tauro dai paesi limitrofi – ai pescivendoli regolari della nostra Città, che esercitano onestamente quel diritto al lavoro previsto all’art. 1 della Carta Costituzionale e vengono sistematicamente danneggiati dai venditori abusivi, perché non andrebbe combattuto il fenomeno dell’abusivismo, che toglie ai commercianti onesti l’unica fonte di reddito della loro famiglia.
Lo spieghi anche ai panificatori – in questi giorni in protesta contro l’abusivismo, che sta mettendo in ginocchio un intero settore e più in generale a tutti i commercianti onesti di questa Città Gioia Tauro, che pagano le tasse e si vedono danneggiati dai concorrenti irregolari.
Cittadinanza Democratica è convinta che la legge vada rispettata ed esorta i cittadini alla cultura della legalità, l’unica che consente un progresso civile e duraturo.
Auspica che chi rappresenta le Istituzioni – cui, nella qualità, compete la divulgazione della cultura della legalità e del rispetto delle regole – ponga alla base di tutta la sua attività politica – senza se e senza ma – tali imprescindibili principi.
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