Gioia Tauro (RC), Bellofiore su manifesto pubblico affisso dai consiglieri di minoranza del Comune

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In data 13 maggio 2012 venivamo a conoscenza  che il territorio comunale era tappezzato da numerosi manifesti che – privi di timbro identificativo della tipografia produttrice, del committente e affissi in posti illegali non preposti per legge – risultavano essere firmati dai “consiglieri di minoranza”.

In particolare, i suddetti manifesti, recanti l’intestazione “ILLUSIONISTI E FALSARI”, riferita al Sindaco  ad ai consiglieri di maggioranza,  dopo una serie di contestazioni di carattere politico , includevano una serie di affermazioni calunniose e diffamatorie nei confronti del primo cittadino e di tutta la compagine amministrativa, delle quali si assumeranno le responsabilità penali sia loro sia chi provvederà a divulgare e amplificare tali diffamazioni e calunnie se non riscontrate.

Tali affermazioni calunniose– come agevolmente dimostrabile dagli atti e documenti pubblici presenti in Comune – sono assolutamente false giacché il Comune non ha proceduto ad alcun affidamento dei servizi cimiteriali (addirittura non si è mai proceduto alla pubblicazione di avviso pubblico per la messa a bando di tale servizio), tantomeno a favore di alcuni presunti “ amici” come riportato calunniosamente nel manifesto!!!

In merito a queste dichiarazioni, assolutamente false,  calunniose e gravemente diffamatorie nei confronti del Sindaco e dell’amministrazione tutta che accusati ingiustamente e pubblicamente di avere adottato un provvedimento illegittimo in consiglio comunale si comunica che si è già dato mandato ai legali per presentare regolare denuncia querela alla procura della Repubblica per diffamazione, calunnia e per ogni altro reato dovesse ravvisarsi dalle indagini, sia per gli autori sia per chi si prodigherà a divulgare tali notizie se non accertate anche mediante l’invio di comunicati riprendenti diffamazioni e calunnie alle redazioni giornalistiche.

Dall’altro lato, non posso non sottolineare il comportamento adottato da questa Amministrazione Comunale che nella gestione dei servizi pubblici  è sempre stata improntata al rispetto della legge e del buon andamento della pubblica amministrazione.

E’ evidente che i consiglieri di minoranza che risalendo dalla lettera autografa pervenuta al Comune sembrerebbero essere Guerrisi Angelo, Benedetto Rocco, Pirilli Umberto, Stanganelli Anna Maria, Ranieri Giulio, Donato Dalbis ) – alcuni dei quali ex amministratori sono soggetti che, nell’esercizio delle loro prerogative, ben sanno che quanto affermato non corrisponde a realtà.

E’ pertanto da escludere la sussistenza  di qualsiasi esimente nei confronti della condotta censurata e per la quale risponderanno nelle sede penali e civili.

Invece, in merito alla scelte dell’Amministrazione Comunale di ridurre l’aliquota dell’IMU riportata nel manifesto affisso stamane portando la prima abitazione dallo 0,4% allo 0,2%, si precisa che tale volontà della  maggioranza è stata assunta per andare incontro alle famiglie dei gioiesi in difficoltà e, quindi, non si può che  rimanere sbalorditi di fronte all’assurdità  della posizione tenuta dai consiglieri di minoranza Ranieri, Stanganelli, Dalbis, Pirilli, Benedetto di sostenere avremmo dovuto lasciare IMU allo 0,4% con la motivazione per i firmatari della nota che l’applicazione della riduzione dello 0,2% oppure dello 0,4% sarebbe la stessa cosa per le famiglie !!!!!!!!??????.

Invero si precisa che:

–          una regola di logica matematica insegna che modificando l’aliquota in una formula di calcolo – e mantenendo fermo gli altri elementi – il risultato deve variare necessariamente. E non come sostenuto erroneamente dai consiglieri di minoranza firmatari del manifesto che considerano come se a Gioia Tauro tutte le prime  abitazioni abbiano la stessa rendita , oppure siano tutte composte da eguale numero di vani o metri quadri, o ancora che nessuna di queste abbia una pertinenza dell’abitazione, che concorre a determinare la base imponibile IMU per le prime abitazioni, e che tutti i titolari di prima abitazione abbiano figli conviventi di età inferiore ai ventisei anni.

In ogni caso, pur tralasciando l’assurdità e l’assoluta mancanza di fondamento logico e giuridico  delle affermazioni della nota, si prende atto della proposta dei consiglieri di riportare l’aliquota IMU per la prima abitazione all’ 0,4% ma noi maggioranza vogliamo andare incontro ai cittadini e alle famiglie di Gioia Tauro e non contro e quindi tale proposta la bocciamo e continuiamo a spedirla ai mittenti.

Cosa strana è  che mentre in tutti i comuni d’Italia i consiglieri lottano per la riduzione al minimo delle tariffe SOLO A GIOIA TAURO  i consiglieri di minoranza chiedono il contrario perché, secondo loro, tanto non serve a nulla. Questa la loro superficiale giustificazione!!!!!!!!

Invero, prendiamo atto che questa è l’ennesima azione oltraggiosa e
diffamatoria posta in essere da chi –  pur accusando il Sindaco di
rifuggire il confronto – non si presenta in Consiglio Comunale, anche
quando si tratta di approvare deliberazioni a favore dei cittadini, come quelle relative all’IMU, e nel passato per deliberare a favore della Tesoreria comunale, dopo che da quattro mesi i dipendenti pubblici non percepivano lo stipendio. Anche in quell’occasione non si presentarono in aula.
L’unico confronto che sono riusciti a mettere in piedi è quello fatto
di manifesti  che –  per la loro indubbia  natura diffamatoria – non
indicano nemmeno il committente.

I complimenti ai consiglieri per l’esempio civico dato ai cittadini glieli facciamo noi: soprattutto per avere imbrattato la
città affiggendo tali proclami negli spazi non autorizzati e senza pagare la tassa sulle pubbliche affissioni!!!!

Rimane l’amarezza di dover constatare che la minoranza ha voluto fare solo una mera contestazione strumentale all’abbattimento dell’IMU senza avanzare nessuna, e ripeto nessuna, proposta alternativa da valutare. Peraltro al di là delle chiacchiere nessuno di loro si è presentato al Consiglio Comunale per aprire una discussione. Questi i fatti.

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Author: Cristina

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