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Il Sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore, accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale Domenico Cento, ha incontrato venerdì 27 aprile u.s. i vertici del Terminal MSC del Porto di Anversa. Accolti all’Home Terminal MSC Belga direttamente dal General manager Dirk Oellibrandte, Bellofiore e Cento hanno visitato i 366 metri di lunghezza della banchina del porto, che si colloca nel cuore dell’Europa, più precisamente all’estremità superiore della foce del fiume navigabile Schelda.
“Il Porto è infatti sia marittimo che fluviale e i bacini di Anversa – ha spiegato Oellibrandte – sono efficientemente connessi all’entroterra tramite collegamenti ferroviari, fluviali e stradali. Di conseguenza, è diventato uno dei più grandi porti commerciali in Europa, al secondo posto dopo Rotterdam per quantità totale di merce imbarcata”. Il porto di Anversa infatti vede quotidianamente in entrata e in uscita oltre 1400 camion che trasportano un totale di 2000 containers. Un porto che sfrutta al cento per cento spazi e servizi, nonostante le dimensioni dell’area siano di gran lunga ridotte rispetto all’area di Gioia Tauro, e che dà lavoro a mille persone, ognuna delle quali fornisce il proprio contributo impegnandosi seriamente per garantire la buona riuscita dei servizi che il porto offre.
«È stata una giornata importante e costruttiva alla quale ho partecipato rappresentando la città di Gioia Tauro – ha affermato il sindaco – ho avuto così l’occasione di fare il paragone con il Porto di Gioia, ed avere la conferma di ciò che ho sempre sostenuto, ossia l’errore di chi ci rappresenta in parlamento, e di chi ci ha rappresentato negli anni passati, a non capire e quindi rilanciare le potenzialità di sviluppo e lavoro che il nostro porto offrirebbe a tutto il meridione.
Ad Anversa viene utilizzato ogni singolo metro a disposizione. Il porto è ben collegato alla rete ferroviaria, e le infrastrutture che lo circondano gli hanno permesso di movimentare – spiegava Oellibrandte durante l’incontro – nel solo anno 2009 oltre 157 milioni di tonnellate di merce, offrendo servizi di linea a 800 destinazioni marittime differenti.
Pur consapevole che Anversa ha la tipologia del Porto Commerciale e non solo di Trashipment come Gioia Tauro voglio rilevare, per quanto riguarda in nostro porto, come d’ora in avanti ci sia maggiore bisogno di puntare sul rilancio del meridione e della Calabria e quindi sull’unica struttura potenzialmente idonea, quella del Porto di Gioia Tauro, in grado di portare sviluppo e lavoro. Occorre che a livello centrale si torni ad occuparsi di Gioia Tauro, per il cui sviluppo faccio un appello direttamente al Governo e ai parlamentari non solo meridionali ma a tutti quelli di buon senso affinchè provvedano a proporre provvedimenti legislativi di vantaggio in favore di tutti i porti di transhipment italiani e quindi anche di Gioia Tauro, come ad esempio l’abbattimento delle tasse di ancoraggio oppure la defiscalizzazione degli oneri sociali per tre anni per le imprese che operano nell’area, solo per citare alcune delle tante misure che si potrebbero adottare, permettendo così al porto gioiese di diventare più competitivo sui costi dei servizi offerti, sul costo del lavoro e delle tasse rispetto ai porti del Nord Africa. Considerate poi le grandi qualità e potenzialità che il Porto di Gioia Tauro mette a disposizione – successivamente a tali passaggi – si potrebbe puntare a far diventare Gioia Tauo un porto commerciale “aprendosi oltre il trashipment”: alla logistica, all’intermodalità, allo sviluppo del retro porto, alla lavorazione delle merci in loco, all’alta velocità solo per indicare alcune delle attività che si potrebbero far sviluppare per portare sviluppo e lavoro ».
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