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A fine luglio, dopo un annus horribilis, il porto di Gioia Tauro, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ritorna in attivo del 15% e del 30% da aprile scorso ad oggi. Un dato positivo che conferma l’oculatezza della scelta adottata dall’Autorità portuale di Gioia Tauro di abbassare le tasse d’ancoraggio. Grazie alla legge approvata dal Parlamento, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, che ha presentato un emendamento al decreto milleproroghe per fronteggiare le difficoltà dei porti italiani, con particolare riguardo a quelli che movimentano i container come Gioia Tauro, Taranto e Cagliari, specializzati nelle operazioni di transhipment, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha potuto intraprendere questa importante scelta strategica. Il provvedimento legislativo è stato, definitivamente, approvato con la legge di conversione 26 febbraio 2010, n. 25. Secondo tale disposizione, è stata attribuita alle Autorità portuali la facoltà, in via sperimentale per gli anni 2010 e 2011, di stabilire variazioni in aumento, fino ad un tetto massimo pari al doppio della misura delle tasse di ancoraggio e portuale, nonché in diminuzione fino all’azzeramento delle singole tasse. Il tutto, naturalmente, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio delle Autorità portuali. Immediata è stata, quindi, la risposta dell’Autorità portuale di Gioia Tauro che, cogliendo la palla al balzo, ha portato in Comitato portuale la proposta di ridurre le tasse d’ancoraggio del 60% per le navi fino a 50 mila tonnellate di stazza e del 90% per quelle di peso superiore.
Nella seduta del 23 aprile 2010, il Comitato portuale ha, quindi, visto giusto quando ha approvato all’unanimità il provvedimento presentato dal presidente Giovanni Grimaldi mirato a fronteggiare la crisi che ha messo in ginocchio l’economia del porto calabrese. I fatti gli hanno dato ragione. E’ stata una scelta, evidentemente, azzeccata perchè ha permesso, negli ultimi mesi, di dare il via all’impennata dei traffici in modo costante e sempre crescente. Dati alla mano, infatti, si è passati da un -14,1%, rilevato nei movimenti del mese di maggio 2010, ad un + 15,5 % di luglio. Una crescita del 30% che si è concentrata, esattamente, nei soli due mesi in cui sono state abbassate le tasse d’ancoraggio.
“E’ ancora presto per cantare vittoria in quanto questi ottimi risultati devono essere stabilizzati. – ha esordito il presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, ing. Giovanni Grimaldi – Ritengo, comunque, importante che ci sia un vistoso e concreto cambiamento di tendenza positivo, ma è naturale che bisogna aspettarne la stabilizzazione. Alla luce di questi risultati, mi auguro che l’8 agosto prossimo, alla scadenza della cassa integrazione, venga ripristinata la normalità con la conclusione del provvedimento per i 130 lavoratori della Mct che, ancora, vivono, in prima persona, le conseguenze della crisi economica internazionale che ha investito il nostro scalo”.
Quella di oggi, comunque, per la Port Authority è stata la giornata che ha visto l’insediamento del nuovo Comitato portuale, di cui l’elezione dei membri elettivi in rappresentanza dei lavoratori, è avvenuta lo scorso giugno.
A conclusione della riunione il presidente dell’Autorità portuale, ing. Giovanni Grimaldi, ha manifestato il suo ringraziamento per la presenza del vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi: “ Ringrazio il vice presidente Stasi – ha detto Grimaldi – per la sua importante partecipazione alla riunione del Comitato portuale di oggi. Ritengo che la sua presenza sia il segno concreto dell’attenzione che il governatore Giuseppe Scopelliti ha deciso di rivolgere al porto di Gioia Tauro e al suo futuro sviluppo”.
Dal canto suo, la vice presidente Antonella Stasi ha ribadito l’interesse della Giunta, guidata dal presidente Giuseppe Scopelliti sul porto di Gioia Tauro: “Attraverso la mia figura al tavolo del Comitato portuale – ha detto la Stasi – è lo stesso presidente Scopelliti che vuole essere presente all’interno dell’Autorità portuale. E continuerà ad esserlo in modo forte, anche, attraverso contributi progettuali perché crede nell’Autorità portuale e nel progetto Gioia Tauro, ma crede, altresì, nello sviluppo di tutti i porti già presenti nella Regione. Del resto, è forte l’attenzione del presidente Scopelliti al tema del mare e dello sviluppo dell’attività portuale, partendo da ciò che è Gioia Tauro: una realtà importante, ricca di potenzialità inespresse, su cui la Regione intende puntare con nuovi progetti, non solo a livello regionale ma anche nazionale e internazionale”.
In merito, poi, all’annuncio fatto dal presidente dell’Autorità portuale, ing. Giovanni Grimaldi, sull’aumento dei traffici, la Stasi ha dichiarato: “E’ una nota positiva a testimonianza di una scelta messa in atto dal presidente Grimaldi, e dall’intero Comitato, che sta premiando le attività del porto. E’ il segnale di una buona politica che funziona e che premierà, probabilmente, anche in futuro. Grazie al decreto milleproroghe, infatti, proposto dal Ministro Matteoli, il presidente Grimaldi ha potuto individuare una linea nuova e diversa che, a breve, porterà risultati ancora migliori. Bisogna, quindi, proseguire in questa strada, anche, con politiche di accompagnamento perché probabilmente questa misura, da sola, non sarà sufficiente. Di certo, alla luce dei fatti, oggi siamo di fronte ad una risultato positivo”.
Soddisfazione per l’aumento dei traffici è stata manifestata da Salvatore Larocca, della Filt Cgil, che ha parlato di “risultato importante che dimostra di avere saputo scegliere la strada giusta. Quella, appunto, di rendere questo porto competitivo. Del resto, il problema non è mai stato di mancanza di professionalità dei lavoratori né di competitività produttiva ma solo di costi. La presenza del vicepreside regionale Antonella Stasi è un segnale importante dell’attenzione che la Giunta regionale ha deciso di rivolgere al porto. Dobbiamo, quindi, mettere in atto azioni sinergiche affinché il transhipment, e la diversificazione della attività portuali all’interno del nostro scalo, possano accrescere la competitività dello scalo di Gioia Tauro”.
Tra i punti all’ordine del giorno dell’odierno Comitato, l’adozione di una politica mirata a dare sostegno alla naturale vocazione turistica del porto di Taureana di Palmi. A tale proposito, infatti, è stato espresso parere favorevole per il rilascio di concessioni demaniali con ad oggetto servizi per la nautica da diporto dando così l’avvio alla valorizzazione dell’infrastruttura che per sua natura è vocata ad ospitare tale tipo di attività.
A conferma del cambiamento di tendenza positivo nel porto di Gioia Tauro, oggi (mercoledì 04/08/2010) è giunta la “Maersk Edinburgh”, tra le navi più grandi al mondo.
Che il porto di Gioia Tauro fosse, per sua natura, predisposto ad accogliere questi grandi colossi marini si è detto sin dalla sua origine. Negli anni lo hanno, coi fatti, confermato le compagnie di navigazione che hanno scelto, e continuano a farlo, lo scalo calabrese quale unica tappa di riferimento nel circuito dei traffici di transhipment del Mediterraneo. Dopo la Daniela della Msc, infatti, anche la Maersk fa tappa a Gioia Tauro. Una scelta che dimostra l’interesse della compagnia danese di venire e lavorare a Gioia Tauro.
La “Maersk Edinburgh” si è presentata all’ingresso del porto intorno alle ore 17. Si tratta di una tra le navi più grandi al mondo che trova nei fondali calabresi di Gioia Tauro, dotati di ben 18 metri di profondità, una naturale accoglienza e facilità di attracco che, invece, risulta difficile avere in molti altri scali del Mediterraneo. Del resto le sue misure parlano chiaro: fresca di cantiere, realizzata dalla “Hyundai Heavy Industries” è stata varata, appena, venti giorni fa. Con una lunghezza di 366 metri per 48 metri di larghezza ha una capacità di trasporto di ben 13mila e 500 teus. Non è un caso, quindi, che nel suo viaggio inaugurale ha scelto il porto di Gioia Tauro, a conferma che lo hub calabrese è, e rimane, il punto di riferimento delle traiettorie internazionali da e per il Far East. Partita dalle coste cinesi è diretta nei porti del Nord Europa, con scalo a Le Havre (Francia) e Rotterdam (Olanda). L’unico attracco che ha effettuato in Italia e nel Mediterraneo è, appunto, quello odierno a Gioia Tauro. Le operazioni di sbarco del carico inizieranno in tarda serata, per una durata di circa 12 ore, con partenza prevista il giorno successivo. Sono stati organizzati ben 3mila e 200 movimenti per garantire un’operazione di transhipment che vedrà, successivamente, spostare il carico su altri porti. Da Gioia Tauro, infatti, saranno disposti i trasferimenti dei containers, in Italia, verso i porti calabresi, siciliani e a Genova. Mentre, un’altra parte del carico sarà spostata nei porti internazionali del Mediterraneo direzione Turchia, Mar Nero e Nord Africa.
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