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Il 29 luglio 2013, ad un mese esatto dall’efferato omicidio di PELAIA Arcangelo cl. 1976, freddato con nove colpi di pistola cal. 9 nel pomeriggio del 29 giugno 2013, in pieno centro a Gioia Tauro (proprio davanti al locale Municipio e mentre le strade erano affollate di passanti), i militari della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di POLIMENI Giovanni, nato a Reggio Calabria il 17.08.1975, residente a Polistena, autotrasportatore, ritenuto l’esecutore materiale del delitto.
L’autore dell’agguato mortale, una volta catturato a Polistena, è stato condotto dai militari presso la Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, dove è stato sottoposto ad interrogatorio dai magistrati della Procura di Palmi in merito all’omicidio, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Dopo l’interrogatorio, i Pubblici Ministeri di Palmi hanno emesso il provvedimento di fermo, subito notificato dai Carabinieri a POLIMENI Giovanni, che dopo è stato tradotto presso il Carcere di Palmi.
Il decreto di fermo giunge al termine di una complessa attività d’indagine – svolta dai Carabinieri e coordinata per la Procura di Palmi dal Procuratore Capo dott. Giuseppe Creazzo e dal Sostituto Procuratore dott. Enzo Bucarelli – che è stata avviata con grande intensità e determinazione sin dai primi istanti successivi al delitto e che si è protratta senza sosta sino alla cattura di POLIMENI.
Tra le numerose attività investigative condotte – tra cui intercettazioni e servizi di osservazione e pedinamento – sono risultate particolarmente utili alla ricostruzione degli eventi:
– le acquisizioni di fonti di prova c.d. “documentali”, consistite nell’analisi di diversi sistemi di videoripresa (pubblici e privati) che avevano immortalato le fasi salienti dell’omicidio;
– l’assunzione di sommarie informazioni di persone informate sui fatti e, in particolare, dei familiari della vittima.
L’elaborazione delle fonti di prova così acquisite ha consentito di ricostruire in maniera analitica le fasi dell’omicidio di PELAIA Arcangelo e di accertarne movente ed esecutore materiale.
Proprio dall’attenta analisi ed elaborazione di tale materiale probatorio, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il volto e la fisionomia del passeggero della Fiat Panda rubata (colui il quale aveva esploso materialmente i colpi di pistola contro la vittima), addivenendo alla sua identificazione in POLIMENI Giovanni, anche grazie ad ulteriori indagini.
Il movente del delitto viene ricondotto dagli inquirenti ad una vendetta posta in essere dalla famiglia GIACOBBE di Gioia Tauro per l’uccisione dei due cugini GIACOBBE Leonardo cl. 1976 e GIACOBBE Saverio cl. 1985, avvenuta in data 01.07.2005 sul lungomare di Gioia Tauro per mano di PELAIA Giuseppe cl. 1971, fratello di PELAIA Arcangelo, attualmente detenuto per questa causa presso il Carcere di Saluzzo.
Secondo gli inquirenti non sarebbe un caso il giorno scelto per la commissione dell’omicidio, perché ricorre in prossimità dell’ottavo anniversario dall’uccisione dei cugini GIACOBBE e nel giorno di San Pietro, onomastico del padre di uno dei due cugini uccisi.
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